Reti idriche, perso finanziamento: Zappulla, “Bocciatura grave, sindaci recuperino”

 Reti idriche, perso finanziamento: Zappulla, “Bocciatura grave, sindaci recuperino”

La notizia dell’esclusione dei progetti per la riqualificazione della rete idrica dai finanziamenti previsti dal Ministero delle Infrastrutture “è di una gravità inaudita e non può passare nel silenzio dei più”. Lo dichiarano Pippo Zappulla e Antonino Landro, rispettivamente segretario regionale e provinciale di ArticoloUno.
“Il tema è troppo importante per limitarci a cercare i responsabili da additare ma certo se il Ministero ha ritenuto di non accogliere i progetti per 30,4 milioni di euro – affermano Zappulla e Landro – qualche errore, qualche ragione ci deve essere pure. Non è, quindi, inutile che si sappiano i problemi, i limiti e i ritardi che lo hanno determinato anche perché se l’Ati pensa di presentare ricorso è bene che si conoscano le ragioni su cui si ritiene di fondarlo. Ed è bene precisare che parliamo di uno dei servizi più delicati e più arretrati della nostra provincia; perché riqualificare la rete idrica della nostra provincia non è solo un problema di perdita già grave di un finanziamento ma attiene alla possibilità concreta di intervenire per ammodernare una rete in condizioni difficili e in taluni casi disastrose, con l’obiettivo di elevare la qualità di uno dei beni più importanti per la vita delle persone e delle famiglie”.
Zappulla si rivolge ai sindaci e, in particolare, a quello della città di Siracusa che è a capo dell’Ati. “Convochi una Assemblea Pubblica aperta anche al contributo delle forze sociali e politiche per comprendere le ragioni della bocciatura e, possibilmente, provare a trovare le giuste azioni per recuperare le risorse e i progetti”.
La spiegazione circa il mancato accoglimento dei progetti siracusani la offre il parlamentare del M5s, Paolo Ficara. “L’Assemblea Territoriale idrica di Siracusa (insieme a Trapani e Messina) è rimasta fuori da questo primo finanziamento rivolto al Sud. Non è ancora in regola con l’iter di riordino dei vari ambiti territoriali idrici e con l’individuazione di un unico gestore di piano d’ambito provinciale. Proprio lo scorso novembre l’ATI aveva approvato il Piano d’ambito e preso atto dello statuto dell’Azienda speciale consortile, ma ad oggi non tutti i consigli comunali hanno deliberato l’approvazione dello Statuto, così da renderlo efficace. Mancherebbero all’appello Portopalo, Carlentini, Melilli e Palazzolo. Quest’ultimo Comune -aggiunge il parlamentare del M5S – è anche protagonista di ricorsi per la gestione autonoma del servizio e però rischia di tenere ancora fuori l’intera provincia da questi importantissimi finanziamenti. Un rischio che non ci possiamo permettere, alla luce anche dei dati che vedono la provincia di Siracusa al 64% di dispersione di acqua potabile in rete”.

 

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