Rinvio a giudizio per il sindaco di Priolo, Pippo Gianni. Processo al via il 10 marzo

 Rinvio a giudizio per il sindaco di Priolo, Pippo Gianni. Processo al via il 10  marzo

Il sindaco di Priolo, Pippo Gianni, ai domiciliari dallo scorso 3 ottobre, è stato rinviato a giudizio. Prima udienza il 10 marzo, al Tribunale di Siracusa. Al primo cittadino priolese, sospeso dalla carica per effetto della Severino, viene contestata la concussione. Secondo le accuse, avrebbe operato pressioni su aziende della zona industriale affinché assumessero persone a lui vicine o affidassero lavori a società del territorio.
Sin dall’arresto, Gianni ha respinto ogni addebito ed anche in occasione dell’interrogatorio di garanzia ha spiegato ai magistrati – assistito dal suo legale, Ezechia Paolo Reale – di non aver operato minacce o concussione, motivando il suo operato non con l’ottenimento di benefici personali ma perseguendo l’interesse dei suoi concittadini.
Poco prima di Natale, lo sfogo sui social del figlio di Pippo Gianni, Luciano. “In uno stato di diritto (almeno sulla carta) come l’Italia, si può ritenere normale che una persona di 75 anni, indagata per reati che vanno accertati, senza avere ucciso nessuno e nemmeno rubato nulla, si trovi dopo oltre 70 giorni ancora in detenzione cautelare?”, ha scritto in un post di alcune settimane addietro.

 

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