Riqualificare Cassibile con il social housing: progetto in cerca di finanziamento

 Riqualificare Cassibile con il social housing: progetto in cerca di finanziamento

Per il momento è solo un progetto. Una idea di social housing per riqualificare Cassibile attraverso il coinvolgimento dei privati. La speranza del Comune di Siracusa, che ha presentato il progetto, è al momento riposta nel bando regionale sui “Programmi integrati per il recupero e la riqualificazione” rivolto ai privati interessati ad aderire ai piani del Comune sulla ricucitura urbanistica delle periferie.
Il bando era stato pubblicato lo scorso agosto e, alla scadenza del 15 settembre è stata presentata una sola proposta che la commissione di gara ha ritenuto idonea. Il piano di intervento, entro giorno 15, sarà inviato alla Regione a cui spetta la decisione sull’ammissione al finanziamento.
Il progetto, presentato da “Casa Archimede 2”, è stato pensato per un’area all’ingresso nord di Cassibile e consiste nella costruzione di 32 alloggi a canone sostenibile di diverse dimensioni (bivani, quadrivani e pentavani) più un parco e altri servizi annessi; inoltre le opere di urbanizzazione prevedono di realizzare una condotta di acque bianche che consentirà di eliminare l’allagamento della zona che si verifca in caso di piogge abbondanti.
Il costo dell’intervento è di 4 milioni 320mila euro più un milione e 50mila euro per le opere di urbanizzazione. La parte costruttiva, se ci sarà il via libera da Palermo, sarà per metà a carico della Regione e per metà a carico della ditta; interamente pubblica, invece, la parte rimanente della spesa che sarà a carico del Comune solo per il 20 per cento (210mila euro). In coerenza con l’idea di social housing, il progetto prevede una serie di spazi che
intendono stimolare la socializzazione tra i residenti degli alloggi (che saranno coinvolti attraverso processi guidati anche nella gestione degli immobili) e tra questi e i residenti del quartiere.
“L’intervento – spiega l’assessore all’Urbanistica, Giusy Genovesi – va nella direzione di quell’architettura partecipata ritenuta necessaria nei processi di riqualifcazione non solo urbana ma anche sociale delle periferie. In questo senso, diventa importante che la prima esperienza del genere avvenga proprio a Cassibile, dove con gli anni si è formato un mix sociale particolare per la presenza di una consistente comunità di stranieri. Il progetto, inoltre, è stato ritenuto interessante perché, attraverso le opere di urbanizzazione e una spesa minima per il Comune, si può risolvere in quell’area il problema del mancato deflusso delle acque piovane che crea disagi e rischi agli abitanti della frazione”.
Saranno aperti alla fruizione pubblica l’ampio parco, dove sarà attrezzata una zona dedicata ai bambini, e uno locale equosolidale rivolto alle piccole imprese e alle attività artigianali di Cassibile che praticano forme di commercio alternativo che stimoli la consapevolezza dei consumatori. Numerosi anche i locali comuni destinati alla socializzazione dei residenti degli alloggi: cucina, lavanderia, spazio bricolage e una living room.

 

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