Ritorna il Consiglio comunale? La strategia dell’opposizione: subito mozione di sfiducia

 Ritorna il Consiglio comunale? La strategia dell’opposizione: subito mozione di sfiducia

Se il Consiglio comunale di Siracusa tornerà in carica tra agosto e settembre, come lascia intendere l’ultimo parere dell’ufficio legale della presidenza della Regione, uno dei suoi primi atti potrebbe essere la mozione di sfiducia al sindaco Italia. La tesi non è fantasiosa, anzi tra i principali partiti di opposizione – che in Consiglio avevano numeri da maggioranza – ci sarebbe già un accordo di massima.
Lo conferma Enzo Vinciullo (Siracusa Protagonista/Lega). “Ne abbiamo parlato con i vertici provinciali e cittadini di Forza Italia, adottando una linea comune: mozione di sfiducia subito”, spiega l’ex deputato regionale che ha espresso tre consiglieri comunali. “Ci sarebbero anche i tempi per arrivare a votare tra ottobre e novembre. Con il sindaco e la sua giunta non c’è dialogo. La situazione è ormai compromessa. Il dialogo è sempre mancato. Noi ripetiamo da anni che l’uomo che guida la barca ci sembra inadeguato. Ha carenze lampanti di natura politica”, aggiunge ancora Vinciullo.
Ma le posizioni, in realtà, sarebbero più sfumate tra (ex) consiglieri comunali in procinto di ritornare in carica, specie se a fine mese la sezione consultiva del Cga confermerà il parere dell’ufficio legale della Regione nel ricorso straordinario presentato direttamente al presidente Musumeci.
“Io sono fermamente all’opposizione ma penso che un Consiglio comunale che manca da due anni deve occuparsi prima di altri temi”, dice invece Ferdinando Messina che, fin quando l’assise era in carica era il capogruppo di Forza Italia (5 consiglieri). “C’è tempo per pensare alle elezioni ed al nuovo sindaco. la città ha bisogno di essere amministrata e non di ritrovarsi per mesi sotto commissariamento”, il suo pensiero. “La mozione di sfiducia non è comunque una ipotesi fantasiosa”, dice ancora Messina. Sul punto servirà magari un chiarimento in Forza Italia, perchè l’orientamento ufficiale del partito, espresso dal referente provinciale Bruno Alicata, punta senza messe misura alla sfiducia come prima opzione. E’ logico immaginare che anche Ezechia Paolo Reale (promotore del ricorso straordinario, ndr) ed i suoi consiglieri comunali saranno d’accordo sulla sfiducia come primo atto. Il Movimento 5 Stelle, diviso in due da inizio sindacatura, potrebbe ritrovare unione proprio nella sfiducia verso l’amministrazione. I numeri sembrerebbero esserci. Ma nell’arte del possibile che è la politica, con un rimpasto da giocare e possibili allargamenti, le sorprese possono sempre essere dietro l’angolo.

 

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