Scuola: soppresso il comprensivo Verga, "vittima" del piano di dimensionamento regionale

 Scuola: soppresso il comprensivo Verga, "vittima" del piano di dimensionamento regionale

La “sentenza”, temuta, arriva con la firma dell’assessore regionale in calce al decreto che dispone il nuovo piano di dimensionamento scolastico. L’Istituto Comprensivo Verga di Siracusa perde la sua autonomia. Per dirla con il freddo linguaggio della burocrazia, è stato soppresso. La sede centrale di via Madre Teresa di Calcutta e i due plessi distaccati sono stati accorpati ad altri istituti. Uno spezzatino che spiazza e preoccupa le famiglie degli studenti e che causa anche la reazione dei docenti del Verga.
Nel dettaglio, il provvedimento regionale prevede che a partire dal prossimo anno la sede centrale dell’istituto venga assegnata al comprensivo Martoglio. Il plesso di via Alcibiade entra nell’orbita del comprensivo Chindemi mentre la scuola dell’infanzia Regina Margherita viene accorpata alla Raiti.
Non ha prodotto i frutti sperati la strategia, elaborata anche con il Comune di Siracusa, di puntare alla media degli iscritti degli ultimi tre anni per “guadagnare” un ulteriore anno con la speranza che le iscrizioni tornassero sopra la soglia minima regionale. A Palermo, alla fine, hanno scelto la soluzione “due”, quella dello spezzatino.
I docenti protestano, con una nota inviata a Tecnica della Scuola: “Molti giorni prima della scadenza del termine delle iscrizioni, appare chiara la sentenza: il Verga non ha un numero sufficiente di iscritti per cui sarà accorpato ad altre Istituzioni scolastiche. Questa è la sentenza che viene dalle Istituzioni, una sentenza sterile, vuota, che non tiene conto delle vite che si muovono dentro il nostro Istituto, ad ogni livello”, protestano gli insegnanti. “Non comprendiamo come le Istituzioni che dovrebbero occuparsi a livello sociale, economico e politico del futuro della nostra città possano pensare che smembrare un Istituto con la storia del Verga e consegnarlo ad altre Istituzioni scolastiche che, per forza di cose, non conoscono le peculiarità del territorio, possa portare beneficio all’utenza che dal prossimo anno si troverà ad affrontare difficoltà organizzative, didattiche e formative”. I docenti del Verga tirano poi le orecchie ai sindacati di categoria, accusati di “insufficiente impegno”. Poi, rivolti a “chi ha il potere di prendere decisioni che impattano sulla vita di così tante persone” l’invito ad operare “non sulla base di freddi calcoli numerici ma pensando al futuro che vogliamo per il nostro territorio”.

 

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