Scuole superiori, scatta il piano del Libero Consorzio: traslochi e taglio agli affitti
Stamattina alle 10 presso la Sala degli Stemmi del Libero Consorzio di Siracusa c’è stata la conferenza stampa di presentazione del Piano di assegnazione funzionale degli spazi da destinare agli istituti superiori del Libero Consorzio Comunale di Siracusa. Dopo un lungo lavoro di concertazione, di incontri e sopralluoghi sia con i tecnici che con i dirigenti scolastici il Presidente Michelangelo Siracusa ha illustrato pragmatiche ragioni di scelta, di razionalizzazione economica e tempistiche dettagliate del piano redatto, tanto discusso negli ultimi sei mesi.
Si tratta di un programma di riassegnazione funzionale degli spazi da destinare agli Istituti superiori di Siracusa che diventerà operativo per metà già da gennaio 2026 e una nuova fase accadrà nel nuovo anno scolastico, come per esempio per il caso dell’Istituto Rizza che andrà ad essere ubicato nella sede dell’Insolera di via Modica lasciando la sede del Palazzo degli Studi interamente al Corbino.
“Oggi adottiamo un piano che ha bisogno di tempi di attuazione. Nelle prossime settimane l’ Alberghiero sarà trasferito presso lo Yuvara così come entro marzo il provveditorato sarà trasferito negli uffici della sede di via Pitia, così come via Polibio sarà dismessa da subito in quanto la disdetta partirà nelle prossime giornate e avrà efficacia giuridica da giugno 2026. In questo modo avremo un risparmio in termini economici già a partire dal secondo semestre dell’anno prossimo. La stessa sorta avrà l’immobile di via Pitia nel tempo e non ora solo perchè lì c’è una scadenza contrattuale diversa”.
Il Piano di assegnazione funzionale degli spazi da destinare agli istituti superiori del Libero Consorzio Comunale di Siracusa e che diventa realtà da subito, ha una cadenza biennale.
“Alcuni effetti di questo programma li avremo tra un anno e mezzo quando scadranno anche altri fitti – continua Giansiracusa – . Questo piano ci farà risparmiare ben novecentomila euro l’anno che sono una grande risorsa da reinvestire nella manutenzione dei nostri edifici scolastici. Un risparmio concreto ci sarà già dal 2026 di trecentomila euro su base annua a partire da giugno del duemilaventisei. Quello di oggi è un piano, non è un atto di indirizzo per gli uffici ma è un piano che all’interno ha delle decisioni molto nette, fatto di scelte, decisioni effettive, immediate ed esecutive”.














