Senza piano B, rischio chiusura per il polo petrolchimico. Intervista con Roberto Alosi (Cgil)

 Senza piano B, rischio chiusura per il polo petrolchimico. Intervista con Roberto Alosi (Cgil)

Il futuro prossimo della zona industriale di Siracusa fa paura. Non a caso, in queste settimane, viene ripetuta da più voci la parola “mobilitazione”. E sulla mobilitazione è nata anche una sorta di insolita alleanza industriali-sindacato, sintomo della gravità della situazione.
Il polo siracusano rischia di assistere da spettatore alla grande operazione di transizione energetica, pur avendo progetti e volontà di decarbonizzazione. Ma il Pnrr non permette di finanziare la raffinazione per avvicinarla al mondo green. E intanto le tensioni internazionali accelerano i tempi della crisi, dopo gli annunci del governo regionale ed i silenzi di Roma. La desertificazione diventa uno scenario da temere, in assenza di ogni sorta di piano b. “Siamo a due passi dal baratro”, dicono gli industriali.
Ne abbiamo parlato con il segretario provinciale della Cgil, Roberto Alosi. Di seguito la sua intervista integrale, questa mattina su FMITALIA.

 

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