Si è dimesso l’assessore Fabio Granata, “sgombro il campo da imbarazzi da rimpasto”

 Si è dimesso l’assessore Fabio Granata, “sgombro il campo da imbarazzi da rimpasto”

“Ringrazio il sindaco Francesco Italia per la importante stagione politica che abbiamo condiviso ma io mi fermo qui. Non mi ritrovo più nello ‘scenario’ politico cittadino e nelle sue incomprensibili dinamiche”. Con queste parole Fabio Granata, assessore alla Cultura, Unesco, Turismo e Legalità annuncia le sue dimissioni. “Esattamente a 20 anni dall’inserimento di Siracusa e Pantalica nella lista Unesco e alla vigilia del culmine della sua celebrazione al Teatro Greco, si conclude così una stagione della mia esistenza e della mia vita politica. Ringrazio le donne e gli uomini di Oltre per aver condiviso questa stagione e per avermi sostenuto sempre. Tolgo Francesco Italia da ogni imbarazzo sulle scelte per il prossimo e più volte annunciato rimpasto e lascio libero il mio posto”.
Da aprile indicato come degli assessori uscenti, in un continuo giro di indiscrezioni e scadenze, Granata si toglie dalla graticola. “Le dinamiche che si addensano sullo scenario politico, non solo cittadino, sono per me del tutto incomprensibili e non mi consentono di andare avanti come nulla fosse. Al di là del profondo disagio nel progettare iniziative per la città e tessere importanti rapporti culturali, accademici e istituzionali nello spiacevole contesto di continue voci e articoli su imminenti sostituzioni in giunta, la mia decisione sgombra il campo da ogni equivoco”, conclude nella sua nota.
Di fatto Granata passa la responsabilità politica della sua scelta e del confuso scenario politico attuale sulle spalle del sindaco Francesco Italia con cui i rapporti – secondo alcuni ben informati – sarebbero tesi da tempo. Ieri mattina l’ultimo incontro ufficiale, i due seduti fianco a fianco per presentare la celebrazione Unesco del 17 luglio. parole di pragmatica e di apprezzamento da una parte e dall’altra – Granata e Italia – che oggi prendono il sapore del commiato. In serata, Granata si è presentato da solo (con gli assessori Consiglio e Gibilisco, ndr) all’inaugurazione del giardino della Spirduta. Il primo cittadino non c’era.
“Per anni ho lavorato con passione e amore in uno scenario, quello cittadino, da me mai considerato minore. Condividendo con Francesco Italia una certa visione della Città abbiamo determinato la riapertura definitiva del Teatro Comunale dopo 65 anni, della Latomia dei Cappuccini, il recupero di Villa Reiman e della sede storica del Gargallo, il recupero e l’apertura di tanti nuovi Musei Civici (il 23 luglio anche di Siramuse presso Montevergini) la realizzazione di nuovi Corsi di Laurea, oltre a centinaia di progetti, eventi, convegni, concerti, gemellaggi internazionali, incontri con le Scuole e con i cittadini. Questo è sempre stato il vero motore della mia azione politica e oggi non vedo più le condizioni per portare avanti questa visione e questo progetto culturale, politico e amministrativo che ho tanto amato. Auguro il meglio alla mia Città e auguro a Francesco Italia di ritrovare una strada che valga la pena di essere percorsa”.

 

Potrebbe interessarti