Siracusa. La crisi dell'Ex Provincia, silenzio dalla Regione: pressing di Cafeo sull'assessore Grasso

 Siracusa. La crisi dell'Ex Provincia, silenzio dalla Regione: pressing di Cafeo sull'assessore Grasso

“Nessun pagamento ancora dalla Regione al Libero Consorzio Comunale, l’ex Provincia, nonostante la richiesta del commissario, Carmela Floreno”. Il deputato regionale Giovanni Cafeo ha presentato, ieri, un’interrogazione specifica. Il segretario della Commissione Attività produttive dell’Ars ricorda quanto drammatica sia la situazione, tanto da spingere l’ex prefetto di Siracusa a chiedere alla Regione un acconto del 30 % rispetto ai trasferimenti erogati l’anno precedente. “Ho chiesto  all’assessore alle Autonomie Locali Grasso-spiega Cafeo- se non ritenga opportuno dare al più presto seguito alla richiesta dell’ente, in evidenti condizioni di emergenza”. La crisi del Libero Consorzio trascina con sè anche quella della società in house Siracusa Risorse e dei suoi 87 dipendenti.“Alla luce dei tagli di circa 1,2 milioni di euro subiti da Siracusa Risorse negli ultimi due anni, tali da rendere di fatto insufficiente la disponibilità finanziaria dall’ente per la sopravvivenza della società e costringendo così alle dimissioni l’amministratore delegato, Vinci – continua  Cafeo – ho presentato sempre nella stessa giornata un’altra interrogazione sia all’assessore alle Autonomie Locali Grasso sia all’assessore all’Economia Armao, chiedendo se e quali opportune iniziative si intendano intraprendere direttamente e anche presso la ex Provincia di Siracusa allo scopo di consentire una adeguata dotazione finanziaria alla Siracusa Risorse che possa consentirle lo svolgimento delle funzioni ad essa attribuite e contestualmente garantire i livelli occupazionali stante la crescente difficoltà.“Pur non potendo evidentemente imputare a questo Governo la grave condizione di crisi dei Liberi Consorzi – conclude Cafeo – è auspicabile che nell’attesa degli interventi promessi in campagna elettorale, si arrivi  alla soluzione definitiva della questione, si attuino quanto meno provvedimenti tampone mirati a sostenere sia le funzionalità dell’ente sia, soprattutto, a tutelare i lavoratori”.

 

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