Siracusa. Agricoltura e Pesca, appello di Cafeo e Catanzaro: "Subito una legge di riordino"

 Siracusa. Agricoltura e Pesca, appello di Cafeo e Catanzaro: "Subito una legge di riordino"

“Le esigenze della marineria al centro dell’attenzione della Regione”. La sollecitazione parte dal vice presidente e dal segretario della commissione Attività Produttive dell’Ars, Michele Catanzaro e Giovanni Cafeo. Gli esponenti del Pd ritengono che sia “indispensabile pensare ad una normativa di riordino per il settore della pesca, regolamentato ancora da una legge del 2000. L’intero comparto subisce le conseguenze di norme non allineate alle esigenze delle marinerie siciliane”. “Il Governo regionale deve farsi portavoce delle esigenze della marineria siciliana – ha proseguito Catanzaro – per la quale sarebbe opportuno introdurre contributi per il carburante, nuove disposizioni in materia di misura minima per le reti da traino adattate alla tipologia di pescato presente nel Mediterraneo, rivedere le distanze dalla costa consentite per legge, anche in ragione dell’enorme sfruttamento dei fondali, e introdurre norme di sostegno per l’accesso ai mercati ittici comuni, oltre che di supporto alle industrie ittico-conserviere. Non dobbiamo dimenticare – ha concluso il parlamentare PD – l’agricoltura, settore di grande importanza per l’economia siciliana, che deve puntare sulla tutela delle varietà autoctone di frumento intensificando i controlli sulle importazioni”.
L’assessore Bandiera ha sottolineato la volontà del Governo regionale di supportare il comparto agricolo – ha proseguito il segretario della Commissione Giovanni Cafeo, ma tra le priorità deve essere inserita anche la tutela delle risorse boschivo-forestali e la valorizzazione di essi come risorsa anche attraverso la certificazione della filiera del legno e la revisione dei criteri di accesso ai bandi europei. Intanto – conclude – non possiamo che essere soddisfatti per l’annuncio fatto dall’assessore di revoca del bando della misura 6.4.b che verrà nuovamente emanato e la volontà di rivedere in generale l’assegnazione dei punteggi che tengano conto della territorialità”.

 

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