Siracusa. Bilancio da approvare, il commissario ad acta: "basta dilazioni, i Revisori inviino il parere"

 Siracusa. Bilancio da approvare, il commissario ad acta: "basta dilazioni, i Revisori inviino il parere"

Il commissario ad acta Angelo Sajeva, nominato dalla Regione per l’approvazione del bilancio, ha scritto ai Revisori dei Conti del Comune di Siracusa. A loro chiede di “provvedere, nei tempi più brevi, a rendere la relazione” necessaria per dare corso “con l’urgenza che il caso richiede, al relativo iter consiliare d’approvazione”.
Il commissario ad act, nella sua nota, scrive che “la Giunta ha provveduto all’adempimento di propria competenza il 28 luglio” e che “la relativa proposta di deliberazione per il Consiglio comunale è stata trasmessa per il parere richiesto”. Pertanto stop ad ogni “ulteriore dilazione” e “confidando nella fattiva collaborazione” Sajeva stimola la trasmissione dell’atteso parere “tenuto conto del tempo trascorso e del ritardo accumulato nell’adozione del principale documento di programmazione finanziaria dell’ente”.
Nelle settimane scorse i revisori dei conti non avevano nascosto le loro perplessità sul bilancio.
“I revisori ritardano e i cittadini pagano! Le conseguenze della mancata approvazione da parte del Consiglio comunale del bilancio previsionale, per via dell’obbligatorio parere da parte dei revisori, non sono di poco conto. Ci ritroviamo ancora a sostenere delle spese di commissarimento e una gestione economica dell’ente provvisoria e questo è un danno che si ripercuote sui cittadini sia in termini di costi che di servizi resi”. L’attacco, neanche velato, rivolto ai revisori porta la firma del consigliere Cosimo Burti, componente la commissione bilancio. “Ricordo che la giunta il 27 luglio ha approvato il bilancio di previsione 2016. In uno spirito di collaborazione fattiva, e nell’interesse della città, invitiamo l’organo di revisione ad adempiere a quanto previsto dal Tuel. Sperando che anche su questa vicenda non sia il Consiglio comunale ad essere accusato di colpe non attribuibili allo stesso e soprattutto che la vicenda non venga utilizzata in maniera strumentale, come già capitato per l’approvazione del conto consuntivo, da parte di professionisti esponenti di gruppi politici di opposizione che non hanno perso tempo a utilizzare in maniera impropria la vicenda”, conclude Burti.

 

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