Siracusa. Buche, il Comune fa a meno dei volontari di “Tappami”: revocata la determina

 Siracusa. Buche, il Comune fa a meno dei volontari di “Tappami”: revocata la determina

Stop al servizio dell’associazione “Tappami”, che si occupava volontariamente di tappare le buche dalle strade della città, secondo una convenzione siglata con il Comune.

A parlare della revoca della determina del 2018 ed a contestarla fortemente sono  Vincenzo Vinciullo, Fabio Alota e Mauro Basile, secondo cui si tratterebbe di una scelta politica scriteriata e immotivata.
“Nel ringraziare l’Associazione Tappami per avere, in tutti questi anni, svolto un servizio encomiabile e di supplenza nei confronti dell’Amministrazione Comunale totalmente assente, non possiamo non rimanere esterrefatti-commentano Vinciullo e gli ex consiglieri comunali-  di fronte a questo provvedimento tardivo, se motivato, e privo di qualsiasi logica di buona e sana amministrazione.
Invitiamo l’Amministrazione Comunale di Siracusa a revocare, in autotutela, il provvedimento, sicuramente dannoso per la città”.
Infine un’ultima considerazione. “Ancora una volta- concludono Vinciullo, Alota e Basile – l’Amministrazione Comunale di Siracusa, bocciata anche recentemente e ancora una volta, ha perso l’occasione per farsi aiutare da decine di cittadini volontari che, di tasca propria, hanno svolto un servizio meritorio a favore dei cittadini”.

La comunicazione con cui il Comune  mette fine alla collaborazione con l’associazione Tappami per la copertura delle buche in alcune strade della città risale al 3 Marzo scorso. Attività svolta a titolo gratuito, da volontari. La determina parla di “giustificati motivi per disporre la revoca”. Le contestazioni mosse riguarderebbero il mancato adempimento di alcuni passaggi, legati al Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro come il mancato rispetto del disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categoria di strada, da adottare per il segnalamento temporaneo.

Con la firma della determina, all’associazione non è  “più consentita l’effettuazione del servizio, pena le  responsabilità di legge”.

Nel caso in cui l’associazione ne avesse intenzione, ha 60 giorni di tempo per ricorrere al Tar o, in caso di ricorso straordinario al Presidente della Regione, 120 giorni di tempo.

 

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