Siracusa. Cala Rossa, niente solarium: ritirata la concessione. Vittoria delle associazioni

 Siracusa. Cala Rossa, niente solarium: ritirata la concessione. Vittoria delle associazioni

L’amministrazione comunale ha deciso di ritirare la concessione demaniale rilasciata alla società “Kalliope srl” per la gestione di una porzione di Cala Rossa attraverso la realizzazione di attrezzature balneari. L’atto di revoca avverrà con una determina dirigenziale che sarà formalizzata e ufficializzata la prossima settimana, vista l’assenza da Siracusa di uno dei firmatari del provvedimento.
Ad occuparsi della questione su mandato del sindaco, Giancarlo Garozzo, dopo gli esposti delle associazioni che si sono opposte al progetto, sono stati il dirigente del settore Reti e infrastrutture, Natale Borgione, e quello del settore Territorio, Emanuele Fortunato. È toccato a loro ricostruire, con l’aiuto dell’avvocatura comunale, l’intera vicenda che affonda la radici fino al 2001, quando la Capitaneria di porto diede in concessione al Comune la spiaggetta dove, negli anni successivi, per alcuni stagioni fu realizzato un lido.
“Il bando vinto da Kalliope – spiega il sindaco Garozzo – risale al 2014. Allora in Ortigia non c’erano solarium attrezzati e il progetto veniva incontro a una richiesta che ci giungeva dai turisti. Oggi la situazione è diversa: negli anni è stata accordata a imprenditori privati la realizzazione di due lidi capaci di soddisfare la domanda; inoltre Cala Rossa viene scelta ormai da chi preferisce godere del mare liberamente e tra questi molti sono residenti in Ortigia. Di questa situazione abbiamo preso atto, ma è stato necessario approfondire la questione per verificare che non ci fossero vincoli che potessero esporre il Comune a contenziosi”.
L’assegnazione della gestione di Cala Rossa è del maggio del 2014, ma da allora non è mai stata realizzata alcuna struttura da parte di Kalliope. L’area concessa era inizialmente di 978 metri quadrati, poi diventata di 455 di cui 90 di arenile e il resto in mare. Anche questa soluzione è stata però contestata da residenti e associazioni.
“Le mutate condizioni della concessione e l’emergere di un interesse pubblico diverso rispetto a 4 anni fa – conclude il sindaco Garozzo – ci hanno spinto a rivedere l’idea di concedere la spiaggia in gestione per lasciarla alla fruizione libera”.

 

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