Siracusa. Caravaggio, fuoco e fiamme tra Sgarbi e Giansiracusa: "Dipinto mai inamovibile"

 Siracusa. Caravaggio, fuoco e fiamme tra Sgarbi e Giansiracusa: "Dipinto mai inamovibile"

Termina con un “addio” ma potrebbe non essere l’ultimo capitolo della vicenda che vede contrapposti gli storici dell’arte Vittorio Sgarbi da una parte e Paolo Giansiracusa, dall’altra. Il nodo del contendere resta l‘affaire Caravaggio. Dopo la rinuncia di Sgarbi ad utilizzare il Seppellimento di Santa Lucia per la mostra di Rovereto, a cui Giansiracusa e il gruppo della cosiddetta “resistenza siracusana” si opponevano,le polemiche fra i due non si placano. Se Giansiracusa ha accolto con soddisfazione la rinuncia di Sgarbi, intendendola come una vittoria a tutela del dipinto custodito nella chiesa di Santa Lucia alla Badia e annuncia adesso l’avvio della battaglia, con la costituzione di un apposito comitato, per richiedere l’inamovibilità del bene, Sgarbi esclude categoricamente che tutto questo possa accadere e ritiene che l’intenzione espressa dallo storico dell’arte siracusano sia destinata al fallimento e frutto della mancata conoscenza di fatti e leggi. Durissimo il video diffuso su Facebook. Sgarbi commenta con sarcasmo quella che definisce “la forza di persuasione delle inutili idee di Giansiracusa. Chiede che il dipinto diventi inamovibile- spiega Sgarbi- ma questo non potrà mai accadere. Che il quadro non si muova adesso dipende solo dalla mia volontà- dice ancora – Il ministero competente è quello degli Interni e mai chiuderebbe il bene nei confini di una regione che non ne è proprietaria”. Rivolgendosi a Giansiracusa puntualizza che “l’unica cosa che hai ottenuto è che io, per disprezzo, rinunci. Se io abbandono l’idea, il dipinto rimane nelle vostre inutili mani, vane le tue speranze, incomprensibile rifiutare i danari per rendere un’opera visibile e protetta, nè posso pensare che lui sarà mai  in grado di trovare i fondi per mettere il Caravaggio dove stava, cosa buona e giusta. Magari avrà un giorno una bella teca trasparente in cui nascondersi”. Giansiracusa, a sua volta, non era stato di certo tenero con Vittorio Sgarbi, accostato alla figura di “Cetto La Qualunque”. Clicca per vedere IL VIDEO DI SGARBI

 

 

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