Siracusa. Comuni siciliani senza fondi e personale, protesta dei sindaci a Roma: “A rischio l’accesso al Pnnr”

 Siracusa. Comuni siciliani senza fondi e personale, protesta dei sindaci a Roma: “A rischio l’accesso al Pnnr”

Equivale alla proclamazione di uno stato di agitazione la ferma presa di posizione dei sindaci siciliani che oggi si sono dati appuntamento a Roma per far presente al Governo tutto il disappunto degli amministratori dei comuni dell’isola e per rivendicare l’applicazione del federalismo fiscale in Sicilia.

Per la provincia di Siracusa erano rappresentati il capoluogo, Noto, Carlentini, Solarino, Ferla, Avola. Ma le fasce tricolore in piazza nella capitale erano oltre 100.

Il sindaco di Ferla, Michelangelo Giansiracusa, presente anche in rappresentanza del Comune di Siracusa (ne è il capo di gabinetto), parla di una situazione quasi insostenibile per chi è chiamato ad amministrare il proprio territorio, senza risorse e senza personale a sufficienza. Giansiracusa parla di “un cane che si morde la coda. Con una sfida epocale come quella del Pnnr, il piano nazionale di ripresa e resilienza-tuona Giansiracusa- ci ritroviamo senza tecnici e senza funzionari e dunque con delle difficoltà organizzative che rappresentano un ostacolo enorme”.

A Roma, i sindaci, hanno rappresentato il disagio che vivono.

Oltre all’applicazione del federalismo fiscale in Sicilia, i primi cittadini chiedono il differimento al 30 novembre del termine per l’approvazione del Bilancio di previsione, che in Sicilia circa 200 comuni non hanno ancora varato. Chiesta, inoltre una norma speciale per abbattere l’accantonamento, sia sui crediti commerciali , sia sul fondo dei crediti di dubbia esigibilità. Sono soldi, cioè, che le amministrazioni dovrebbero incassare ma che spesso non riescono a riscuotere. “E’ come un tesoretto- spiega Giansiracusa- che non può essere utilizzato e in situazioni come quella che purtroppo abbiamo vissuto nei giorni scorsi, questo è davvero penalizzante”.

Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, così come tutti gli altri colleghi siciliani, hanno evidenziato che i primi cittadini dell’isola “non si presentano al Governo con il piattino in mano- prosegue Giansiracusa- Chiediamo solo l’attuazione di qualcosa che esiste”.

Una presa di posizione dura quella assunta oggi e da cui i sindaci si attendono un riscontro. “Anci Sicilia- fa notare il capo di gabinetto di Siracusa- da anni batte sul tasto dell’applicazione del federalismo fiscale. Sappiamo che ci saranno delle resistenze e che non sarà facile vedere accolta l’intera piattaforma programmatica presentata. Ma qualcosa, sono convinto, succederà”.

Il sindaco di Avola, Luca Cannata rivendica, a nome di tutti i colleghi siciliani,  il diritto di “cogliere le opportunità del Piano di ripresa e resilienza al pari degli altri Comuni d’Italia. Un contributo costruttivo- spiega- quello che ho fornito come vicepresidente dell’Anci Sicilia, partecipando agli incontri istituzionali  nel segno del fare per la nostra terra” .

 

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