Siracusa. Confindustria chiede il riesame del Piano Qualità dell'Aria: "dati vecchi"

 Siracusa. Confindustria chiede il riesame del Piano Qualità dell'Aria: "dati vecchi"

“Pur condividendo gli obiettivi prioritari di tutela della salute pubblica e dell’ambiente riteniamo che il metodo utilizzato non va nella direzione giusta: il piano regionale della qualità dell’aria non ha visto garantito un adeguato percorso partecipativo con le rappresentanze socio-economiche”. E’ una bocciatura secca quella che arriva da Confindustria Siracusa allo strumento approvato dalla Regione.
“Abbiamo rilevato, insieme alle aziende del polo industriale di Priolo-Augusta, che i dati riportati nel Piano circa le fonti di emissione in atmosfera non sono aggiornati, ma fermi al 2012 e quelli sulla qualità dell’aria sono fermi al 2015, come affermato nel piano. Inoltre il piano prevede strumentazioni di monitoraggio obsolete e superate da tecnologie più affidabili ed avanzate”, appunta il numero uno dell’associazione siracusana degli industriali.
“Le aziende sono impegnate da molti anni, e non solo per le AIA, a effettuare corposi investimenti (circa 5 miliardi di euro negli ultimi 18 anni) per contenere le emissioni in atmosfera utilizzando le migliori tecnologie, predisponendo piani di controllo e monitoraggio dettagliati e costantemente aggiornati. Chiediamo al Governo Regionale – conclude Diego Bivona – di stabilire le modalità più opportune per procedere al riesame del Piano, considerando che Confindustria Siracusa e le aziende del polo industriale siracusano, e non solo, non sono state messe nelle condizioni di partecipare alla dovuta consultazione.
Siamo pronti a fare la nostra parte fino in fondo, con la consapevolezza che siamo i primi a voler puntare ad uno standard più elevato di qualità della vita in linea con un ambiente sostenibile”.

 

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