Le preoccupazioni collegate alla diffusione del coronavirus non risparmiano gli autisti soccorritori del 118. Impegnati in prima linea, scontano ancora oggi la mancanza di un preciso inquadramento professionale: personale sanitario ma al tempo stesso non professione sanitaria.
La Fials118 Sicilia alza la voce e chiede almeno una indennità di rischio connessa alla professione. “Vorremmo tanto che a fine dell’emergenza, fossimo ricordati come lavoratori con una identità”, la richiesta che si leva dalla categoria degli autisti-soccorritori del 118, rappresentata in provincia da Sebastiano Motta.
Siracusa. Coronavirus, autisti-soccorritori 118: “in prima linea, senza indennità di rischio”
