Siracusa. Coronavirus, l'Esercito per contrastare gli arrivi: i sindaci del territorio favorevoli

 Siracusa. Coronavirus, l'Esercito per contrastare gli arrivi: i sindaci del territorio favorevoli

Stazione Termini mascherine sui volti delle persone e treni in arrivo da Milano vuoti, causa la diffusione del virus. 8 marzo 2020ANSA/MASSIMO PERCOSSI

L’Esercito per controllare gli arrivi dal Nord Italia oltre che per vigilare sul rispetto delle norme per le strade. L’idea lanciata dal presidente della Regione, Nello Musumeci ieri, come unica soluzione ad un problema, quello del rischio di contagio del coronavirus, molto serio, trova condivisione nel territorio. I sindaci dei comuni della provincia sembrano favorevoli alla proposta. Chiaro, in tal senso, il primo cittadino del capoluogo, Francesco Italia, che dice “si” ad un intervento del genere, per supportare le forze dell’ordine impiegate senza sosta nel territorio per i controlli, sia alla stazione ferroviaria, dove ancora ieri sera sono arrivati passeggeri da altre zone d’Italia (nello specifico con il treno proveniente da Roma), sia lungo le strade, per verificare le ragioni per cui i cittadini non si trovano nelle loro abitazioni, come è indispensabile fare. Favorevole anche il sindaco di Sortino, Vincenzo Parlato, convinto che solo il rispetto di ogni singola norma che eviti i contatti sociali, fonte di trasmissione del virus, possa riportare la situazione alla normalità nel più breve tempo possibile. La proposta di Musumeci, che ha avvertito anche i prefetti, è quella di destinare una parte dei soldati già su strada ai controlli nei punti di arrivo in SIcilia. La preoccupazione è  motivata dagli oltre 31 mila arrivi in pochi giorni di cittadini dal Nord Italia.

 

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