Elio Di Lorenzo lascia la presidenza della Seconda Commissione Consiliare. Il consigliere comunale parla di fallimento nel ruolo che ha ricoperto, “soprattutto, nel tentativo di portare chiarezza e trasparenza nelle gestione delle rubriche di competenza e non è un caso che per 4 anni questo organo consiliare abbia avuto una vita travagliata. Le nubi presenti al momento del mio insediamento non si sono diradate, specie nel settore delle politiche sociali, e dunque traggo le inevitabili conclusioni”. Parole che lasciano intendere che gli ostacoli siano praticamente insormontabili. “In questi mesi è stato difficile persino tenere le riunioni-spiega Di Lorenzo- Specialmente in prima convocazione, a causa del numero elevato dei componenti, figurarsi trattare seriamente gli argomenti e svolgere la funzione tipica di studio e controllo sugli atti prodotti dall’Amministrazione.
È più che mai necessaria una riforma delle commissioni consiliari, oggi del tutto inutili. Dubito che si possa fare nei pochi mesi che mancano alla fine del mandato, ma è un fatto che la loro attuale organizzazione è funzionale solo a una visione dei consiglieri comunali come passacarte, più interessati a galleggiare da un’elezione all’altra che a portare trasparenza al Comune”.Poi Di Lorenzo si fa più esplicito. “Lo scarso funzionamento della commissioni non è casuale-sostiene- È voluto dai vertici politici dell’Amministrazione, che puntano ad avere le mani libere”. Indice puntato in maniera esplicita contro Santino Armaro, che presiede il consiglio comunale e “non si comporta-per Di Lorenzo- da garante dei consiglieri, non ne difende il ruolo istituzionale e la loro funzione di rappresentanza e controllo”.