Siracusa. Divisioni a Cinquestelle: accuse, repliche e pizzicate al vetriolo

 Siracusa. Divisioni a Cinquestelle: accuse, repliche e pizzicate al vetriolo

E’ oramai un botta e risposta a distanza la diatriba tutta interna al Movimento 5 Stelle di Siracusa. Dopo la nota
con cui il MeetUp Siracusa ha “disconosciuto” l’operato dei consiglieri comunali Francesco Burgio, Chiara Ficara e Moena Scala non tarda ad arrivare la replica dei tre.
Burgio, Ficara e Scala derubricano a “surreali sciocchezze” e “falsità che infangano chi le scrive” le accuse e le contestazioni mosse loro da un meetup – i movimenti di base dei cinquestelle – che hanno lasciato autonomamente e per loro scelta otto mesi fa.
Ma Burgio, Ficara e Scala non giocano solo in difesa e passano anche al contrattacco. E prendono di petto i “colleghi” Russoniello e Trigilio. “Nel Movimento Cinquestelle ci sono regole precise che vanno rispettate. Una, importantissima, è che prima di candidarsi è necessario presentare il certificato dei carichi pendenti pulito. Noi lo abbiamo fatto regolarmente, mentre non lo ha fatto con oggettiva evidenza documentale il consigliere Roberto Trigilio. È una violazione grave”. Ma proprio quest’ultimo mostra sui social una mail del maggio 2018 che comproverebbe invece l’invio di documenti ed integrazioni allo staff del M5s che valuta le candidature ed era stato informato del carico pendente. “Di fronte alle falsità, sorrido sereno”, scrive sulla sua pagina Facebook.
“Ci accusano di mancare scientemente il numero legale in Consiglio comunale e che questo sarebbe contrario ai principi del M5S”, aggiungono ancora Burgio, Scala e Ficara. “Anche questa accusa è infondata e ridicola, una diffamazione rispetto alla quale ci riserviamo di adire le vie legali, ancor più grave perché viene da esponenti del M5S che buttano così fango su altri consiglieri del M5S, raccontando una totale menzogna. Anche qui chiediamo prove: come e quando e quante volte si sarebbe scientemente agito così?”. Semmai, spiegano i tre, sarebbe da prendere in considerazione il volume di assenze di Russoniello e Trigilio. “Il consigliere Roberto Trigilio vanta il più alto numero di assenze tra tutti noi consiglieri, sia al cCnsiglio comunale che alle tre commissioni in cui è membro. Sono dati incontrovertibili tanto quanto le nostre altissime presenze ai consigli ed alle commissioni.
Chi è che non rispetta il mandato e i valori del M5S? Un consigliere ha il dovere di presenziare a sedute e commissioni, e un consigliere del M5S trasforma questo dovere in missione: chi non lo fa tradisce il patto con gli elettori, poche chiacchiere. Siamo riusciti a far ottenere due presenze in più per il M5S in commissione, presenze che sono andate ai consiglieri Russoniello e Trigilio i quali purtroppo non hanno onorato questa opportunità distinguendosi per le numerose assenze, spia di un menefreghismo che non onora né il Movimento, né il ruolo di consigliere”.
E non è ancora finita. Perchè i tre ne approfittano dell’occasione anche per chiarire di non aver votato contro i bilanci 2017 e 2018 mentre “sull’aumento del costo dei loculi proprio Trigilio e Russoniello hanno fomentato un clima d’odio nei cittadini, accusandoci di essere la stampella di Italia o di aver votato l’aumento delle tariffe. Questo è completamente falso. Il provvedimento in questione non ha mai riguardato l’aumento delle tariffe sui loculi. Aumento che noi, da bravi portavoce dei cittadini siracusani, mai avremmo accettato e mai accetteremo. Il provvedimento in oggetto era semplicemente inutile, non aveva conseguenze dirette di nessun tipo, e votare come hanno votato i consiglieri Trigilio e Russoniello non avrebbe comportato alcuna variazione sulle tariffe dei loculi, così come il voto da noi espresso non ha comportato nessun aumento della tariffa sui loculi”.
Clima sempre più pesante all’interno del Movimento 5 Stelle siracusano, con il velato richiamo ai probiviri da una o dall’altra anima pentastellata aretuesa. “Forse qui qualcuno crede che il Movimento sia il proprio club privato e mal sopporta chi si è messo a disposizione di una causa nobile con entusiasmo e onestà ed oggi sta dedicando al Movimento la propria esistenza, portando nuovi cittadini, più voti e maggiore peso politico ad una forza che nel progetto originario di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio doveva e deve proprio aprirsi alla società civile e pensare esclusivamente al bene dei cittadini, non alle proprie miserabili carriere”, l’epilogo ad effetto che Francesco Burgio, Chiara Ficara e Moena Scala piazzano in chiusura della lunga nota.

 

Potrebbe interessarti