Siracusa. Ex Provincia occupata, i dipendenti: “Abbiate il coraggio di chiuderla”

Settimo giorno di protesta per i dipendenti dell’ex Provincia regionale e della partecipata Siracusa Risorse. Nessuna buona notizia da Palermo, dopo l’interlocuzione con l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao,che ha posto in rilievo la carenza di fondi a disposizione. I lavoratori continuano ad occupare il cortile della sede del Libero Consorzio di via Roma. Non trascorrono, almeno per il momento, la notte nell’edificio, come richiesto loro per ragioni di sicurezza, ma non escludono che, in assenza di riscontri, la protesta possa inasprirsi. La stanchezza è chiara nelle parole dei lavoratori. C’è chi arriva a chiedere la chiusura delle ex Province, per mettere fine ad uno stillicidio ormai insostenibile, dopo sei anni di tensioni, incertezze e continui “tira e molla”. I sindacati, insieme ai lavoratori, stanno, intanto, decidendo come procedere. La speranza è che si possa procedere in dodicesimi, ma facendo salvi per primi, con una specifica clausola, gli stipendi, vincolandone la relativa somma. Intanto la Cgil Funzione Pubblica e Filcams, insieme alla confederazione, stigmatizzano il comportamento dell’assessore Armao, giudicandolo “irresponsabile e non rispondente alle criticità che soprattutto investono la ex Provincia di Siracusa e la sua partecipata, Siracusa Risorse”. Le organizzazioni sindacali denunciano l’assenza di “prospettive concrete e certe, l’assenza totale di risposte sull’Ex provincia di Siracusa, già in dissesto da Maggio 2018”. Ragioni che spingono il sindacato ad ipotizzare l’inasprimento della protesta.

 

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