Siracusa. Ex Provincia, rinnovato il contratto con Siracusa Risorse: "Servizi garantiti nonostante i creditori"

 Siracusa. Ex Provincia, rinnovato il contratto con Siracusa Risorse: "Servizi garantiti nonostante i creditori"

Arrivati gli 11 milioni di euro, l’ex Provincia si rimette a lavoro.Gli uffici rimettono a fatica in moto l’ente con l’obiettivo di garantire i servizi di competenza dell’ente, sebbene con la massima oculatezza possibile e puntando anche sulla collaborazione di alcuni Comuni del territorio. La cifra assegnata al Libero Consorzio non consente certamente di pianificare serenamente l’attività. Bastano a stento per l’essenziale (stipendi e bollette in primo luogo). Ed è altrettanto chiaro che i creditori, numerosi, stiano subito tentando di ottenere il dovuto. Nonostante le indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi, non ci sarebbero decreti di pignoramento (anche se figurerebbero delle somme sospese). Nessun dubbio tuttavia, spiegano dal palazzo di via Malta, sulla certezza che l’importo assegnato debba essere utilizzato in via prioritaria per il pagamento degli stipendi, ovviamente partendo da quelli già maturati. Dal punto di vista emotivo e psicologico, lentamente i lavoratori dell’ente tentano di recuperare parte della serenità. Un percorso difficile, per via delle incertezze legate al futuro dell’ex Provincia. Fino agli inizi del prossimo anno si prevede l’erogazione in dodicesimi. Successivamente spetterà al nuovo governo regionale, retto dall’appena eletto presidente, Nello Musumeci assumere le decisioni definitive del caso a proposito delle ex Province. A Siracusa il Libero Consorzio pianifica le attività da avviare, includendo il lavoro di Siracusa Risorse, la società in house che si occupa di una serie di servizi, dalla piccola manutenzione al diserbo stradale. Proprio in questi giorni sarebbe stato rinnovato il contratto. I dipendenti sono comunque già da un paio di settimane nuovamente impiegati nei diversi ambiti previsti. Quest’anno non dovrebbe riproporsi, in base alle previsioni avanzate, il problema dello scorso anno scolastico per l’attivazione degli impianti di riscaldamento nelle scuole superiori (all’ex Provincia spetta l’acquisto e la fornitura dunque, del metano necessario)

 

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