Siracusa fuori dal cda Sac. Giansiracusa: “Segnale della debolezza del territorio”

 Siracusa fuori dal cda Sac. Giansiracusa: “Segnale della debolezza del territorio”

“Già in tempi non sospetti ero quasi certo che sarebbe andata così”. A dirlo è Michelangelo Giansiracusa. Per il presidente del Libero Consorzio, la “partita” Sac era tutta in salita per l’ente che – pure – detiene il 25% delle quote azionaria della società che gestisce lo scalo aeroportuale di Catania.
“Oggi questa vicenda è al centro dell’attenzione della politica. C’è chi punta il dito, ma ci si è dimenticati che per tredici anni la ex Provincia di Siracusa è stata privata di ogni rappresentanza”, l’accusa di Giansiracusa. “Se comunque bisogna trovare un responsabile sul perché non c’è un Siracusano nel cda, mi prendo io la responsabilità. Tuttavia c’è un tema che, mesi fa, ho sottolineato quando due forze politiche di governo regionale, cioè Forza Italia e Fratelli d’Italia, che siedono al banco delle opposizioni nel Libero Consorzio, hanno gridato allo scandalo sul mancato coinvolgimento nell’individuazione del nome da designare”, appunta il presidente del Libero Consorzio. “Mi ero appena insediato e c’era stata una convocazione immediata della Sac, con all’ordine del giorno il nome del cda che avevo individuato nella figura dell’avvocato Agata Bugliarello. Poteva essere designata a rappresentare il territorio. Mi pare che non ci sia stato supporto da parte di nessuna forza politica. Quindi, oggi la debolezza non è la debolezza della mia presidenza ma una debolezza legata al fatto che il territorio è subalterno rispetto ad alcune vicende, ad altri territori e ad altre dinamiche. E questo non emerge solo sul tema Sac. Pertanto – prosegue Giansiracusa – lavorare insieme è quello che dobbiamo fare come classe dirigente del territorio. Sui temi che riguardano il territorio, sui temi bipartisan, sui temi che riguardano le urgenze dei cittadini, le forze politiche devono trovare un modo di fare sintesi e offrire soluzioni”.

 

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