Siracusa. Idee e progetti: il settore edile vuole uscire dalla crisi con una linfa nuova

 Siracusa. Idee e progetti: il settore edile vuole uscire dalla crisi con una linfa nuova

Negli ultimi 5 anni, il numero degli occupati nel settore edile è passato da 7.700 a 4.700 (- 39%). Nello stesso periodo, il numero delle imprese è invece sceso da poco meno di 1.600 a 1.052 ( -35%). Sempre rispetto al 2011, la massa salari è diminuita da 57 milioni di euro a poco meno di 40, un segnale di impoverimento della comunità. Crollano insomma gli appalti pubblici, stentano le concessioni per i lavori privati, diminuiscono clamorosamente le protezioni sociali come la disoccupazione, a causa dell’effetto perverso della Naspi che penalizza proprio i lavori discontinui.
Lo scenario da paura per il settore edile siracusano è emerso nel corso della tavola rotonda intitolata “Condividere idee e progetti per riqualificare il territorio e rilanciare l’occupazione”. Promossa dalla Fillea Cgil di Siracusa, si è tenuta stamattina all’Open Land. I temi su cui hanno dibattuto esperti e addetti ai lavori di realtà diverse, sono stati diversi. Centrale il Patto per la Sicilia, il programma di investimenti che prevede 63 potenziali interventi per 175 milioni 628 mila euro con particolare concentrazione nel settore dei beni culturali, delle infrastrutture, della depurazione e della difesa dell’ambiente. Altri 21 interventi, per 15 milioni di euro, sono invece previsti per il recupero e la valorizzazione dei centri storici. E poi, ancora, il progetto Scuole sicure, cioè un monitoraggio su 43 scuole della provincia per 11 milioni 39 mila euro, di cui 19 edifici ancora in fase progettuale.
Al centro della tavola rotonda anche il dettagliato dossier sugli edifici di valore storico, il cui recupero varrebbe altri 30 milioni di euro, fuori dal Patto per la Sicilia. Solo per fare qualche esempio: il Carcere borbonico, l’ex ospedale delle cinque piaghe e la chiesa del collegio dei Gesuiti.
Fari puntati anche sull’iniziativa abitativa Casa Italia, progetto governativo nato dall’emergenza drammatica dei terremoti nel Centro Italia e che sarebbe fondamentale per una provincia, come quella aretusea, ad alto rischio sismico. Chiare le finalità: incentivare la prevenzione sismica con interventi che dovrebbero partire dall’introduzione del libretto unico del fabbricato, una sorta di documento sullo stato di salute dell’edificio pubblico o privato che sia.
Salvo Carnevale, segretario generale della Fillea Cgil di Siracusa, dichiara: “La condivisione di idee e progetti deve diventare una questione permanente per il territorio siracusano. La sfida, adesso, è riconvocare e allargare ad altri soggetti questo tavolo e discutere ogni singolo progetto, come suggerito da diversi relatori”.

 

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