Igiene urbana, nelle contrade marinare falsa partenza della differenziata

 Igiene urbana, nelle contrade marinare falsa partenza della differenziata

Le contrada marinare di Siracusa continuano a soffrire il passaggio alla differenziata e ad un metodo di conferimento che – senza i dovuti accorgimenti – mortifica la buona volontà di chi comunque prova ad applicarsi. Il Raggruppamento Siracusa Sud – coordinamento delle associazioni che si battono per la tutela di quei territori, da Isola a Fontane Bianche – ha inviato una dura lettera all’assessore all’Ambiente, Pierpaolo Coppa. “Nonostante le diverse segnalazioni mensili, dobbiamo rilevare che il servizio di raccolta differenziata con le modalità porta a porta di prossimità previsto dal Capitolato e dal Piano di intervento, non è ancora soddisfacente nonostante le sostanziali risorse impegnate e nonostante il forte ritardo nell’avvio”.
I punti deboli sono subito elencati: “nessuna isola ecologica, meritevole di questa definizione, è stata creata sui luoghi concordati nei vari sopralluoghi con il gestore”. Per i rappresentanti delle varie associazioni, sono solo stati “letteralmente scaraventati a terra alcuni cassonetti posti direttamente sull’erba tra zecche, vetri rotti e rifiuti vari”. In alcune postazioni mancherebbero alcuni contenitori per completare la serie per la differenziata e ve ne sarebbero altri collocati in maniera isolata. “Alcuni cassonetti sono posti sulla stessa sede stradale senza la dovuta segnaletica ed altri sono posti in corrispondenza di incroci e curve, contravvenendo, non solo alle norme del Codice della Strada, ma persino alla logica stringente delle cose fatte bene”.
Ma cosa ancor più grave per il Raggruppamento Siracusa Sud è che “nessun servizio tra quelli promessi nelle precedenti riunioni è stato mai iniziato”. Ad esempio, l’utilizzo di mezzi leggeri con operatori per pulire le aree dove sono collocati i cassonetti che restano sporche nonostante il passaggio degli autocompattatori. Dei due compattatori assegnati a quelle zone, uno sarebbe spesso guasto, “raddoppiando così i tempi di raccolta”. Nessuna strada facente parte dell’elenco allegato al Capitolato d’appalto sarebbe stata oggetto di alcuno spazzamento, nonostante le assicurazioni ricevute. “Difatti vi sono quantità eccessive di rifiuti giacenti sulle strade di questi Territori che non possono essere ancora tollerati per rispetto di un minimo di vivibilità”, tuona Marcello Lo Iacono, uno dei portavoce del Raggruppamento.
Assenti i cestini portarifiuti. Lamentata anche l’assenza di campagne di disinfestazione. “Purtroppo la mancata assunzione di responsabilità da parte dell’amministrazione comunale, di fatto, avalla il comportamento del gestore”.

 

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