Siracusa. Il Comune ha pagato per l'errore del fotovoltaico, "impianto in funzione ad ottobre"

 Siracusa. Il Comune ha pagato per l'errore del fotovoltaico, "impianto in funzione ad ottobre"

Il Comune di Siracusa ha staccato “l’assegno” da 101.940,10 euro per la Martifer Solar di Milano. Si chiude così il contenzioso con la ditta che aveva partecipato alla gara per i lavori di realizzazione di pensiline fotovoltaiche nel parcheggio del Tribunale di Siracusa. Lavori che erano stati poi affidati alla Enertronica S.p.A. ma – ha stabilito il Tar di Catania – in maniera illegittima, condannando palazzo Vermexio al risarcimento dei
danni per equivalente. I giudici amministrativi hanno sottolineato nella sentenza “la negligenza della stazione appaltante, considerato che trattasi di vizio oggettivo, in quanto numerico, che la stessa avrebbe dovuto facilmente rilevare”. Il numero di stalli realizzato era inferiore a quanto previsto dallo stesso bando.
Il Consiglio Comunale ha riconosciuto la somma come debito fuori bilancio il 29 giugno, cosa che è quanto meno valsa uno “sconto” grazie ad un accordo con la Mortifer Solar che ha accettato i quasi 102 mila euro anzichè gli oltre 111 mila riconosciuti dal Tar. Il 4 luglio via posta elettronica è arrivata la fattura e adesso il pagamento da parte del Comune.
Intanto, però, l’impianto fotovoltaico rimane spento. Entro la fine di ottobre “sarà allacciato e funzionante”, l’assicurazione dell’assessore all’Innovazione, Valeria Troia. Al momento non è ancora allacciato alla rete Enel. “Quando la gara è stata conclusa- prosegue l’assessore- il tribunale era di competenza del Comune, che contava di poter risparmiare proprio e soprattutto sulle utenze del palazzo di giustizia, oltre a poter vendere l’energia. Nel frattempo, un decreto del ministero di Grazia e Giustizia ha modificato questo aspetto”. Il tribunale non è più, insomma, di competenza dell’ente locale e il Comune non può vendere l’energia.
Gli esponenti di palazzo Vermexio sono stati convocati a Roma, nella sede del ministero nelle settimane scorse. Trovata una possibile soluzione: l’energia prodotta dai pannelli verrà ceduta all’Enel in cambio dell’azzeramento delle bollette elettriche di 15 scuole della città. E questo sulla base dei calcoli effettuati che parlano di una cifra che dovrebbe aggirarsi intorno ai 197 mila euro l’anno. Tecnicamente, tuttavia, ci sono dei passaggi da effettuare. Il percorso, che si prevedeva dovesse essere concluso entro il 30 giugno scorso, potrà, invece, proseguire, grazie ad una proroga nel frattempo concessa. Data ultima: 31 ottobre 2016. “Entro quella data dovremo avere l’allaccio pronto- conclude Valeria Troia- e certamente saremo pronti”.

 

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