Siracusa, il giorno dopo l'emergenza incendi. Piromani in azione, i satelliti in aiuto per acciuffarli

 Siracusa, il giorno dopo l'emergenza incendi. Piromani in azione, i satelliti in aiuto per acciuffarli

Dopo 48 ore durante le quali gli incendi hanno flagellato la provincia di Siracusa da sud a nord, è caccia ai responsabili. Il sospetto, in realtà quasi una certezza, è che l’origine di molti dei roghi sia dolosa. Non una regia unica per la devastazione quanto piuttosto singoli piromani in azione per “piacere” o per non meglio noti “interessi”. La paura che anche nel siracusano siano stati usati inneschi animali, come gatti, è forte.
L’assenza di misure di prevenzione – come strade tagliafuoco nei campi – ha fatto il resto. Minacciando da vicino come mai prima d’ora la zona industriale. Si sono vissuti attimi di panico a Melilli, quando le fiamme hanno rischiato di far esplodere un deposito di zolfo nello stabilimento Econova. Grande mobilitazione, in generale, negli impianti industriali e gran lavoro di vigili del fuoco e protezione civile sino a tarda sera.
Mentre si chiede un inasprimento delle pene per i piromani, ci si interroga sulle misure oggi disponibili per poterli individuare. Se non in flagranza, difficile sorprendere sul fatto queste mente folli che mettono a rischio vite umane e ambiente. In Consiglio dei Ministri c’è allo studio una nuova misura che potrebbe permettere l’utilizzo delle immagini riprese dai satelliti. Sembra fantascienza, in realtà è solo tecnologia. Ingenuamente verrebbe da chiedersi perchè non si ci è pensato prima.

 

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