Siracusa. Il pasticcio dello spoglio 2018 visto da sinistra, De Benedictis: “Banana Republic”

 Siracusa. Il pasticcio dello spoglio 2018 visto da sinistra, De Benedictis: “Banana Republic”

Un inatteso endorsement alla battaglia politica condotta da Ezechia Paolo Reale arriva da “sinistra”. E da un pezzo importante di quello schieramento, ovvero da Roberto De Benedictis, già assessore comunale e deputato regionale. Professionista stimato, garbato nei modi e misurato nelle espressioni, ha scelto facebook per dire la sua sul pasticcio dei risultati delle elezioni amministrative del 2018 a Siracusa. E lo ha fatto poche ore dopo l’affondo di Ezechia Paolo Reale, leader di Progetto Siracusa.
“La Prefettura, su ordine del Tribunale Amministrativo di Catania, ha controllato tutti i verbali delle sezioni in cui si è votato. La verifica è stata eseguita dal viceprefetto in persona, in contraddittorio con i legali delle parti interessate. Le conclusioni non sono quindi messe in dubbio da nessuno e il risultato è impressionante, da Repubblica delle Banane”, scrive subito De Benedictis. “La differenza tra voti conteggiati e quelli verbalizzati é di 7.623, una percentuale vicina al 15% del totale! Una enormità che rende semplicemente non veritiero il risultato proclamato”.
De Benedictis non attacca frontalmente il presidente dell’Ufficio Elettorale Centrale, come fatto da Reale, però precisa alcuni passaggi. “Nessuno può dire chi sia stato avvantaggiato da queste irregolarità, perché il voto delle schede non è stato controllato e probabilmente non lo sarà mai. E nessuno può dire se questo sia avvenuto in buona o in cattiva fede. Anche se, data l’enormità del numero di errori, si fa davvero fatica a chiamarli tali. In ogni caso questo potrà dirlo solo la Procura della Repubblica”.
Poi conclude secco: “l’esito delle ultime elezioni comunali non è quello corrispondente al voto dei cittadini. E questo, in una democrazia rappresentativa che ha senso in quanto il governo delle istituzioni pubbliche viene scelto attraverso regolari e libere elezioni, è gravissimo, inconcepibile e mi preoccupa moltissimo. Tutti sanno per chi ho votato così come ognuno deve tenersi strette le proprie libere preferenze, ma qui si parla delle regole del gioco, e credo che questo ci riguardi tutti”.

 

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