Siracusa. "La luce e i colori di questa città nelle mie opere". Enrico Ratti, artista mantovano innamorato della città di Archimede

 Siracusa. "La luce e i colori di questa città nelle mie opere". Enrico Ratti, artista mantovano innamorato della città di Archimede

Enrico Ratti è un artista mantovano, pittore, disegnatore ma anche scrittore e giornalista. “Un’artista a tutto tondo”, si legge in alcune recensioni,  “il pittore della modernità”. Ha un legame forte con Siracusa, che custodisce gelosamente e che ha influenzato e continua ad influenzare le sue opere. Ratti si racconta a SiracusaOggi . Parla dei suoi ricordi d’infanzia e di un periodo,  tra il 1961 ed il 1963, in cui ha vissuto a Siracusa insieme alla sua famiglia. “Mio padre fu trasferito, per ragioni di lavoro, in questa splendida città- esordisce Ratti- La nostra casa si trovava in via dei Servi di Maria. C’era una luce bellissima, dei colori vivi che a Mantova non ho mai più ritrovato, ma che sono parte integrante dei miei quadri, ancora oggi. Mi  è rimasta dentro, così come certi scorci di paesaggio incredibili, fantastici. Ricordo la roccia bianca, i cordari immersi nel loro lavoro. Poesia allo stato puro che, però, era la realtà”. Ratti ha impresso in mente e nel cuore “il mare di Siracusa. Fontane Bianche, l’acqua dolce che sgorgava insieme a quella salata. Una fusione che si traduceva in sensazioni piacevoli, in stupore”. Ratti parla di “ricordi indelebili. Conservo  ancora con cura i nomi dei miei compagni di scuola- prosegue-  Li ho riletti proprio nei giorni scorsi,  come si rilegge qualcosa di prezioso e sacro”. Preziosa come l’educazione che ha ricevuto “al collegio Santa Maria, dove ho incontrato persone che hanno saputo insegnarmi i valori della vita. Un regalo – conclude Enrico Ratti -di cui sono  grato ai religiosi che gestivano la scuola”.

 

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