Siracusa. La morte di Stefano Biondo, chiesti 9 mesi. La rabbia della sorella: "come per un furto di arance"

 Siracusa. La morte di Stefano Biondo, chiesti 9 mesi. La rabbia della sorella: "come per un furto di arance"

Nel processo per la morte di Stefano Biondo il pm, al termine della sua requisitoria, ha chiesto 9 mesi di reclusione per l’infermiere unico imputo. Ha parlato della frettolosa richiesta di archiviazione, ha escluso tutte le altre possibili cause del decesso, confermando quanto detto dagli esami autoptici: asfissia meccanica indotta da compressione. Era il 25 gennaio 2011.
Il giudice decidera il 21 febbraio, dopo aver ascoltato anche l’avvocato della famiglia, Salvatore Lo Vecchio, e l’avvocato di telefono viola (comitato antipsichiatria), costituitosi parte civile.
Rossana La Monica, sorella di Stefano Biondo giovane disabile psichico, è una furia. “Nove mesi di detenzione. La vita di mio fratello vale meno di un furto di arance”, dice rabbiosa all’uscita dal tribunale di Siracusa. Al suo fianco, i rappresentanti di tante associazioni cittadine: Zuimama Arci ragazzi, Stonewall, centro Reti Antiviolenza di Raffaella Mauceri, Il Forum delle donne “Le Pasionarie”, Auser Siracusa, Josef Siracusa, Anas Siracusa e Astrea in memoria di Stefano Biondo. “Grazie ai tanti cittadini che stanno mostrando la loro vicinanza e solidarietà, anche attraverso l’hashtag #giustiziaperstefano”.

 

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