Siracusa. La triste fine di Abdul, il mal d'Africa ed un mea culpa: "forse si poteva fare di più"

 Siracusa. La triste fine di Abdul, il mal d'Africa ed un mea culpa: "forse si poteva fare di più"

I dubbi sulla triste fine di Abdul sono ormai pochi. Si sarebbe trattato di un suicidio. Anche gli amici parlano di un ragazzo ultimamente triste, forse depresso. Voleva tornare a casa, in Niger, nonostante a Siracusa si fosse inserito ormai da tempo con un lavoro e una compagna. Ma niente poteva competere con quella nostalgia, una sorta di mal d’Africa che – alla fine – sembra aver avuto la meglio.
Quello in Niger sarà adesso l’ultimo viaggio di Abu, come lo chiamavano a Siracusa. Lo accompagnerà la sua compagna. Intanto ieri sono arrivati alcuni familiari che parteciperanno a Calarossa, questa sera alle 19, al momento di preghiera inter-religiosa per ricordare il 29enne il cui corpo è stato trovato proprio poco distante lunedì scorso. E’ ancora possibile donare denaro per aiutare la famiglia ad organizzare l’ultimo viaggio di Abdul.
Lo ricorda Ramzi Harrabi, instancabile punto di riferimento per i tanti migranti che scelgono Siracusa per costruire una vita.

 

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