Siracusa. Lavoro nero, ispezioni nelle aziende: multe per 30 mila euro e 6 attività sospese

 Siracusa. Lavoro nero, ispezioni nelle aziende: multe per 30 mila euro e 6 attività sospese

Venti posizioni lavorative irregolari su 51 esaminate. Sono i numeri del lavoro nero emersi da una serie di controlli effettuati dai carabinieri in provincia di Siracusa d’intesa con il  Dirigente dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Siracusa, i Carabinieri del N.I.L. Le aziende controllate sono state 13, sottoposte ad ispezione dunque,  operanti nei settori edile, agricoltura, bar-ristoranti e autolavaggi. Dilagante nel territorio il  fenomeno del lavoro nero, del caporalato e delle violazioni sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
I controlli sono stati operati a  Canicattini Bagni, Priolo Gargallo, Rosolini, Melilli, Floridia e Pachino,  sotto il profilo contributivo e retributivo.
Sono stati inoltri individuati 9 lavoratori in nero, nel corso dei controlli in cantieri edili, bar-ristoranti, imprese di pulizie, aziende agricole.
Nei confronti dei titolari delle 6 (sei) aziende è scattato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per avere utilizzato “in nero” più del 20% della forza lavoro.

Nei confronti di 7 (sette) datori di lavoro, inoltre, è scattata la denuncia in stato di libertà per diverse violazioni in materia di sicurezza sul lavoro che riguardano inidoneità del quadro elettrico, del ponteggio fisso in uso, dei servizi igienici di cantiere, dell’argano e della betoniera, omessa installazione della recinzione di cantiere, mancata applicazione delle disposizioni contenute nel piano di sicurezza e coordinamento e installazione di impianto di videosorveglianza privo di autorizzazione dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro.
In tutti i casi sono state impartite opportune prescrizioni ai datori di lavoro, col fine di ripristinare le condizioni di sicurezza imposte dalla legge. Spesso si è resa necessaria la temporanea inibizione ad operare nell’area di cantiere.
Le sanzioni amministrative irrogate ammontano a 30 mila euro e le ammende contestate ammontato a oltre 8 mila euro.
I controlli dei Militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro proseguiranno.

 

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