Siracusa. L'imprudenza resta di casa a Targia: manovre scriteriate mettono a rischio tutti

 Siracusa. L'imprudenza resta di casa a Targia: manovre scriteriate mettono a rischio tutti

La segnaletica orizzontale è chiarissima. Una doppia striscia continua che non può non rappresentare un “no” assoluto a manovre sconsiderate come quelle che l’immagine dimostra. Non si tratterebbe, peraltro, nemmeno di un episodio isolato. In tanti, per raggiungere, in questo caso, il distributore di carburante, non esitano a comportarsi come se non esistesse, lungo una delle più pericolose arterie del territorio comunale, nessun veicolo a parte il proprio. Intollerabile mettere a repentaglio in questo modo l’incolumità propria e degli altri automobilisti e conducenti di mezzi a due ruote in transito. Contrada Targia è stata purtroppo spesso teatro di incidenti stradali, anche gravi e più volte purtroppo anche mortali.

Dopo l’ultimo episodio con esito tragico e le polemiche che se conseguirono, nel 2019, il Comune ha adottato alcuni provvedimenti per impedire fisicamente, anche tramite l’apposizione di defleco, che gli automobilisti superassero, per le operazioni di sorpasso, la doppia striscia continua invadendo la carreggiata di chi proveniva dalla direzione opposta e per evitare che, per raggiungere le attività, si effettuassero manovre analoghe a quella che vediamo nello scatto di un testimone oculare di questo folle comportamento. Lungo la bretella, circa 800 metri, di competenza dell’amministrazione comunale di Siracusa è anche in vigore un limite di velocità massimo di 50 chilometri orari, rientrando nell’area del centro abitato. Esistono, inoltre, dei segnalatori luminosi della velocità, che dovrebbero aiutare i conducenti di veicoli a tenere sotto controllo il proprio acceleratore.

Evidentemente, tuttavia, laddove si trova la “possibilità” di farlo, c’è chi ignora tutto questo. Dover percorrere correttamente il tratto, allungando il proprio percorso di un paio di minuti, sembra proprio uno sforzo immane. E’ meglio, dunque, mettere a rischio la vita di chi percorre la strada?

 

 

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