Siracusa, lo sport a pezzi: che guaio la piscina Caldarella e lo stadio comunale

 Siracusa, lo sport a pezzi: che guaio la piscina Caldarella e lo stadio comunale

Il 2022 sarà ricordato come uno degli anni più difficili per l’impiantistica sportiva pubblica di Siracusa. L’elenco dei problemi è lungo e noto da tempo. I casi più eclatanti: i bagni del Palasport, la pioggia che “buca” il soffitto del palasport, la piscina Caldarella, l’acqua calda negli spogliatoi e adesso anche la copertura della tribuna dello stadio comunale che vola via in pezzi. Ma proprio le tristi vicende che hanno portato alla sospensione delle attività natatorie alla Cittadella dello Sport ed all’inagibilità temporanea della tribuna centrale del De Simone rappresentano il punto più nero degli ultimi anni di controlli e manutenzioni col contagocce, rattoppi e poche attenzioni.
Per la piscina grande della Cittadella dello Sport si attende la sostituzione della caldaia. Lavori affidati dal Comune di Siracusa, in contatto con la ditta aggiudicataria per capire come e da dove partire. E tra incontri e carte bollate, passano i giorni e si avvicinano le vacanze di Natale, altro ostacolo nel percorso complesso di ritorno alla normalità. Nonostante le promesse e le rassicurazioni dei mesi scorsi (“acqua a 28° con il solare termico”), la realtà è tutta un’altra. Mentre l’ufficio sport tenta faticosamente di darsi una nuova organizzazione, i problemi si sommano e le soluzioni arrancano.
Prendete, ad esempio, il caso della pensilina della tribuna centrale del De Simone. Alcune lastre sono volate via, a causa del maltempo di due settimane addietro. Quattordici giorni non sono stati sufficienti per risolvere l’incredibile caso. E così si chiude – temporaneamente – la tribuna, in attesa di tempi migliori. Viene da chiedersi se sia stata operazione lungimirante quella di abbattere la copertura originale, massiccia ed agile al tempo stesso, in favore di questa nuova struttura che mostra adesso tutti i suoi limiti.
Quasi ironico che i due guai, sommandosi, quasi richiamino una sola vicenda: il sogno di una piscina al coperto. Anche per ragioni di risparmio energetico e consumi di gas, oltre che di mantenimento ottima nel della temperatura, non guasterebbe. Ma a Siracusa la politica sportiva pare esser purtroppo andata via con Concetto Lo Bello. Ad onor del vero, con il Pnrr sono stati finanziati due interventi per due nuove strutture sportive: un campo di rugby alla Pizzuta ed un palasport al camposcuola Di Natale.
Ma oggi fanno notizia i guai ed i guasti. Nessuno mette in discussione l’impegno, che c’è. Purtroppo latitano le soluzioni. O richiedono tanto di quel tempo che solo un burocrate può comprendere e giustificare, ma non certo un cittadino o uno sportivo. A cui non va neanche chiesto di attendere mesi. La capacità di risposta è uno dei parametri su cui si basa il concetto di buona amministrazione.

 

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