Siracusa. Mediatori culturali all'ospedale Umberto I, al via il progetto di volontariato

 Siracusa. Mediatori culturali all'ospedale Umberto I, al via il progetto di volontariato

Ha preso il via, dopo la firma di uno specifico protocollo d’intesa, il progetto di mediazione culturale a sostegno degli stranieri all’ospedale Umberto I, affidato all’Anolf con l’ok dell’Asp.L’iniziativa prevede l’impegno volontario, all’interno della struttura sanitaria, di sei mediatori culturali, il mercoledì e il giovedì, dalle 9 alle 12, per garantire assistenza nei reparti. Il progetto è stato presentato al personale ospedaliero da Lavinia Lo Curzio, direttore dell’Unità operativa Facility management e dell’URP dell’ASP, da Giuseppe D’Aquila, direttore medico del presidio ospedaliero dell’Umberto I, dalla presidente dell’Anolf Siracusa, Grazia Girmena, e dal segretario della UST Cisl, Paolo Sanzaro.«I nostri volontari – ha sottolineato Girmena – sono a disposizione per qualsiasi intervento di mediazione. I casi di emergenza successivi agli sbarchi o la normale assistenza ospedaliera, sono spesso complicati da una impossibilità di dialogo tra operatori e malati. La lingua, la stessa percezione culturale, sono spesso ostacoli difficili da superare. La presenza di volontari madrelingua, dall’arabo al somalo, dall’inglese al francese, ha già contribuito a risolvere alcuni problemi facilitando il compito degli stessi operatori sanitari.»
«Un servizio importante – ha aggiunto Lavinia Lo Curzio – messo a disposizione per gli stranieri in cura nella nostra struttura e, soprattutto, di medici e collaboratori. Un modo per affrontare meglio tutte le istanze che quotidianamente si propongono nei nostri uffici, nei laboratori, tra le urgenze e nei singoli reparti. Una collaborazione che contribuirà all’ulteriore innalzamento degli standard di assistenza già garantiti.»
Alla presenza garantita in questa prima fase, si affianca un progetto On demand con i mediatori Anolf a disposizione – su chiamata – negli altri giorni della settimana.
«Un lavoro di formazione che, oggi, mette a disposizione dell’ospedale mediatori seri e preparati – ha commentato Paolo Sanzaro – L’Anolf, l’associazione che segue da anni il complesso mondo dei migranti, è una realtà importante sul territorio e questo progetto di prima linea ne è la dimostrazione tangibile.»

 

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