Siracusa. Nervi tesi in aula Vittorini dopo le indagini, le accuse e gli ultimi due episodi

 Siracusa. Nervi tesi in aula Vittorini dopo le indagini, le accuse e gli ultimi due episodi

Cosa agita il Consiglio comunale di Siracusa? Al di là delle indagini e delle accuse – tutte da confermare – su presunte compravendite di voti, sono due gli episodi recenti che fanno emergere la tensione dell’aula Vittorini.
Il primo: la mozione di sfiducia, a firma di Simona Princiotta, contro il presidente Santino Armaro. La mozione sarà discussa nelle prossime settimane. La consigliera aveva chiesto l’immediata discussione con astensione di Armaro dalla presidenza, “perché avrebbe potuto influire sullo svolgimento dei lavori”. Nella mozione, si fa riferimento a una denuncia presentata il 14 aprile scorso dalla consigliera Princiotta su una presunta distruzione di verbali manoscritti dei lavori di due commissione, distruzione che sarebbe stata concordata con il presidente Armaro e con l’ufficio di presidenza. Princiotta ha detto che la circostanza è stata confermata da una dipendente comunale chiamata a testimoniare. Dopo la replica alla consigliera (“non le consentirò di trasformare quest’aula in un tribunale”) il presidente Armaro ha tenuto una breve riunione con i capigruppo e al rientro ha invitato il segretario generale, Danila Costa, a leggere la norma dello Statuto sull’argomento. La mozione di sfiducia al presidente sarà discussa non prima di 10 giorni e non oltre 20.
Il secondo episodio: l’intervento di Gaetano Firenze che ha avuto un violento battibecco, ancora, con Priciotta. In particolare, il consigliere ha fatto riferimento alla dichiarazione resa dalla collega nel corso della conferenza stampa di lunedì scorso secondo la quale Gepa non avrebbe corrisposto somme al Comune per la gestione dei parcheggi negli anni scorsi. Per Firenze, non si può accettare che “in quest’aula si muovano accuse verso altri” perché accusare senza fare nomi è un “metodo mafioso”.

 

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