Siracusa. “Non fui relatore della legge sui consigli comunali” : l’ira funesta di Vinciullo

 Siracusa. “Non fui relatore della legge sui consigli comunali” : l’ira funesta di Vinciullo

“A tutti i miserabili, che in questi giorni hanno pubblicato o mandato in giro due paginette accostate di una Gazzetta Ufficiale, tralasciando invece tutto il contenuto della Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia, vorrei ricordare che non esistono leggi buone e leggi cattive, esiste solo la Legge e va applicata” . L’ex deputato regionale Vincenzo Vinciullo non ci sta e dopo la notizia diffusa ieri,secondo cui sarebbe stato primo relatore della legge sullo scioglimento degli organi comunali, manifesta senza mezzi termini tutto il suo disappunto. Si tratta di ira vera e propria, che l’ex presidente della commissione Bilancio dell’Ars non ha alcuna intenzione di contenere. Al contrario, già da ieri, rende evidente il suo stato d’animo e punta l’indice all’indirizzo di quanti ritiene abbiano deliberatamente utilizzato quelle “due paginette” per infangarlo.  Usa anche parole che spostano l’attenzione su altri versanti rispetto a quello politico. Dal suo profilo Facebook, infatti, Vinciullo parla di “calunniatori”. Il leader di Siracusa Protagonista ricorda che “sebbene relatore di 35 leggi su 115 approvate in Parlamento, un risultato mai raggiunto da altro deputato in tutta la storia Legislativa dell’Assemblea Regionale Siciliana, non sono stato-tuona-  purtroppo per loro, relatore della legge 7/2017 “Modifiche di norme in materia di cessazione degli organi comunali”.
Vinciullo non ha dubbi: “Hanno cercato di infangarmi e non ci sono riusciti .La melma è ricaduta su loro stessi, tant’è vero che lo stesso Capo di Gabinetto del Sindaco della Città di Siracusa, in un’intervista rilasciata all’emittente radiofonic FMITALIA, ha dovuto ammettere che la legge fu chiesta dall’Anci e suggerita o quasi imposta dal Cga, il consiglio di giustizia amministrativa, in seguito ad alcune sentenze emanate sulla decadenza di alcuni sindaci”. Usa aggettivi particolarmente duri l’ex deputato regionale. Parla fuori dai denti quanto parla di “questi calunniatori seriali che con perfidia e infamia hanno invece diffuso altre notizie. Vorrei ricordare alla loro intelligenza e conoscenza, seppure scarse e scadenti, che il Disegno di Legge 1276 “Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2017. Legge di stabilità regionale” ha dato vita alla Legge regionale 8 “Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2017. Legge di stabilità regionale.”, quindi assoluta coerenza fra quanto stabilito dalla Commissione Bilancio e quanto votato dall’Assemblea. Non sono stato il relatore ed infatti i verbali lo dimostrano chiaramente. Non mi viene mai chiesto ad esempio il mio parere, che sarebbe stato altrimenti obbligatorio. Quell’emendamento è diventato norma autonoma, separata dalla Finanziaria e votata dopo.  Il Disegno di Legge 1276 Stralcio II/A , dunque, è diventato “Modifiche di norme in materia di cessazione degli organi comunali”, quindi nulla ha a che fare col testo originario”. Infine Vinciullo si toglie un altro sassolino dalla scarpa. “Così come accaduto con il dossieraggio relativo alle risorse prese dal fondo di riserva, che non erano state prese da me ma da un Assessore dell’attuale Giunta Italia-conclude- anche in questo caso, nel tentativo di sporcarmi, avete fatto un ulteriore autogol”.

 

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