Siracusa. Operaio sale sulla torretta del pontile Isab. "Questa volta non scendo, sciopero della fame. Aiutatemi"

 Siracusa. Operaio sale sulla torretta del pontile Isab. "Questa volta non scendo, sciopero della fame. Aiutatemi"

Ivan Baio torna a gridare la sua rabbia. Questa mattina è salito nuovamente su di una torretta del pontile Isab di Santa Panagia per chiedere attenzioni sul suo caso. Operaio di 36 anni, già a novembre aveva dato vita a questa clamorosa forma di protesta per denuncia quello che lui definisce un atteggiamento vessatorio dell’azienda nei suoi confronti. Una serie di atti che avrebbero portato – lamenta – al suo demansionamento e ad angherie continue. E il posto di lavoro è diventato un inferno. “Lotto per la mia famiglia. Sono disperato, guadagno 700 euro quando prima lo stipendio era di oltre 2.000 euro. Non riesco più a pagare il mutuo, sono protestato. Non ce la faccio più”, spiega al telefono in diretta su FM Italia.
“Non sono psicopatico e non mi butto giù. Ma inizio uno sciopero della fame fino a quando le forze me lo consentono. Nessuno vuole aiutarmi. Mi avevano anche assicurato l’altra volta che non avrebbero preso provvedimenti nei miei confronti e invece ci sono stati”, urla Ivan.
Sul posto è arrivata anche la Digos per avviare una trattativa. Isab ha annunciato di voler approfondire il caso ma, secondo indiscrezioni, le scelte dell’azienda sarebbero state motivate da episodi che avrebbero avuto per protagonista proprio l’operaio nella sua vita quotidiana.
Intanto sul suo profilo Facebook sta raccontando in tempo reale le sue ore di protesta. Si scaglia contro i sindacati (“assenti”) e cerca di giustificare i vigilantes che ha “gabbato” per entrare e arrampicarsi. “Finchè la batteria del telefono mi aiuta, racconto tutto quello che succede qui. Per ora tanto freddo”.
E posta una serie di video in una sorta di video-diario della sua protesta. Ecco uno degli ultimi.

 

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