Il consigliere comunale Dario Tota pronto ad una “grande operazione trasparenza sugli ultimi 15 anni di amministrazioni siracusane”. Lo annuncia a diverse settimane dal suo insediamento. “Avverto con un certo disagio l’invasione degli ultra-corpi moralizzatori – esordisce Tota – che stanno letteralmente infestando sia i canali tradizionali della comunicazione sia, soprattutto, le pagine dei Social Media. Un tamtam mediatico mai visto, che come scopo ultimo di individuare nella pur inadeguata esperienza della Giunta Garozzo l’inizio e la fine di tutti i mali di Siracusa”.“Sono indubbie infatti le colpe e gli errori compiuti dall’attuale governo cittadino, non ultimo quello di aver confuso le vicende interne di un partito con la guida della città – prosegue Tota – ma reputo davvero inaccettabile che alcuni tra i più grandi protagonisti della storia recente di Siracusa che hanno rivestito anche il ruolo di assessori e/o consiglieri comunali, come novelle vergini vestali, puntino il dito contro altri politici esprimendo giudizi sull’operato degli stessi senza aver mostrato prima le azioni ed i risultati del loro operato”.Per questi motivi, secondo Tota, è necessario una volta per tutte fare chiarezza: “nei prossimi giorni avvierò un difficile lavoro di accesso agli atti riguardanti gli ultimi 15 anni dei governi comunali che hanno amministrato la città di Siracusa.Si tratterà – prosegue l’avvocato siracusano – di un’imponente opera di trasparenza e chiarezza a favore esclusivamente dei cittadini ma anche di una corsa contro il tempo tenuto conto dell’enorme mole di documenti ed atti da analizzare. I Siracusani a questo punto hanno il diritto di sapere come in tutti questi anni sono stati utilizzati i fondi di riserva del sindaco e a cosa sono serviti; la metodologia con cui sono state convocate le commissioni consiliari, la durata ed i costi delle stesse al fine di poterle confrontare con quelle dell’Amministrazione Garozzo; che genere di debiti siano maturati – nello specifico il come ed il perché; l’analisi dei vari bilanci.Ed ancora, che genere di associazioni sono state finanziate e le somme dei contributi dati – partendo dallo spettacolo per finire alla cultura passando per le politiche sociali, ambientali. I costi degli appalti dati ed a quali società, i costi degli immobili locati dalla città”.