Siracusa. Parcheggiatori abusivi? No, illegali. La lettera di un turista al Corriere della Sera per un problema mai davvero affrontato

 Siracusa. Parcheggiatori abusivi? No, illegali. La lettera di un turista al Corriere della Sera per un problema mai davvero affrontato

Il problema tuttora irrisolta dei parcheggiatori abusivi all’ingresso dell’area archeologica della Neapolis finisce sul Corriere della Sera. Nello spazio dedicato alle lettere in redazione, è stata pubblicata quella di un turista romano in visita a Siracusa.
Racconta la sua esperienza, insieme ad amici francesi in vacanza. Questo il testo che viene pubblicato sul Corriere: “Arriviamo al parcheggio. Notiamo due uomini muniti di pettorina e biglietti. Subito si avvicinano e ci chiedono 5 euro per un’ora di parcheggio sulle strisce bianche. Ci pare strano, ma dopo molta insistenza paghiamo pensando che il servizio sia organizzato dallo stesso Comune. Invece, dopo pochi minuti, scopriamo che, seppur ben organizzato, il servizio è totalmente abusivo. Come è possibile che in uno dei siti culturali più visitati della Sicilia si tolleri questa illegalità organizzata e, credo, quasi istituzionalizzata?”.
Alcune considerazioni. Il turista che arriva alla Neapolis si trova quasi abbandonato a sè stesso, senza servizi ed informazioni. Paradossalmente, questa duplice lacuna viene colmata dagli abusivi. Emerge, poi, quasi come una volontà di non affrontare il problema visto che lo stesso visitatore ha la sensazione – netta per un siracusano – di “illegalità istituzionalizzata”.
Le soluzioni possibili: cartelli in italiano ed in inglese che invitano a non pagare nessuno per la sosta ma acquistare regolari grattini; l’installazione di tre parcometri; la creazione di una cooperativa da parte degli abusivi disposti a mettersi in regola e partecipare a bandi o manifestazioni di interessi per gestire la sosta.
E per chi insiste, applicazione del daspo urbano. Potrà essere “usato” probabilmente a partire da settembre. Le modifiche al regolamento di Polizia Urbana sono state completate. E senza quelle la nuova misura non sarebbe stata applicabile. Serve ora l’ok del Consiglio comunale. Già la prossima settimana il nuovo regolamento sarà all’esame degli uffici di presidenza.

 

Potrebbe interessarti