Siracusa. Pd contro Princiotta, è polemica anche sulle date: "Solo cinque giorni per la difesa"

 Siracusa. Pd contro Princiotta, è polemica anche sulle date: "Solo cinque giorni per la difesa"

Il Pd chiama, la commissione di Garanzia risponde e concede pochi giorni a Simona Princiotta per “difendersi” dalle accuse partite da nove consiglieri comunali che ne chiedono l’espulsione dal partito. Il “caso Princiotta” sarà discusso il 23 marzo prossimo. La convocazione alla diretta interessata è arrivata oggi. Avrà, dunque, cinque giorni per preparare tutta la documentazione necessaria per ripercorrere due anni e mezzo di attività, con il suo punto di vista e quelli che definisce “gli evidenti dati di fatto” in merito alla lunga serie di contestazioni che i nove consiglieri del Pd le muovono, ritenendole tali da dover determinare l’espulsione di Princiotta dal partito, dopo averla già estromessa dal gruppo consiliare. Una spaccatura profonda ed evidentemente insanabile. Alla Commissione di Garanzia del Pd, i nove consiglieri che ritengono che Simona Princiotta non debba restare nel Partito Democratico hanno sottoposto un elenco articolato, relativo alle denunce partite da Princiotta: dalla richiesta di lumi sulle consulenze gratuite diventate onerose, alla denuncia di alcuni aspetti poco chiari di bandi e appalti (la Procura ha sequestrato documenti e inviato diversi avvisi), passando per la sottolineatura delle poco convenienti le vicinanze tra qualche consigliere e associazioni beneficiarie di contributi. Tutto nero su bianco in 200 pagine di ricorso. “Vogliono farmi fuori- commenta la consigliera comunale- che sottolinea anche un altro aspetto, che definisce “singolare” di questa vicenda- In provincia diversi circoli  hanno presentato almeno una decina di ricorsi alla commissione di Garanzia per far luce su una serie di episodi di vita interna del partito, inclusa la mia espulsione dal gruppo consiliare. Sono stati presentati in data certamente antecedente a quella di presentazione della richiesta di espulsione nei miei confronti. Strano che l’organismo- conclude Princiotta- decida di muoversi adesso e di partire praticamente dalla fine”.

 

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