Siracusa. Più decessi ad Aprile: "Non il Covid ma forse la paura di andare in ospedale"

 Siracusa. Più decessi ad Aprile: "Non il Covid ma forse la paura di andare in ospedale"

“Da giorni contagi zero, decessi zero, positivi zero, ricoveri zero a Siracusa. Guai ad abbassare la guardia, ma gli scenari a tinte fosche che qualcuno si ostina a dipingere non è più credibile”. E’ il direttore sanitario dell’Asp, Anselmo Madeddu a tracciare un bilancio della situazione Covid-19 in provincia, dopo i dati confortanti degli ultimi giorni. Madeddu cita  i dati Istat sull’Impatto dell’epidemia sulla mortalità  totale della popolazione nel primo quadrimestre del 2020 e sottolinea come debbano essere “considerati provvisori e soggetti a variazione con i prossimi aggiornamenti, anche perchè la mortalità per Covid fornisce solo una misura parziale in quanto è falsata dalle differenti modalità di classificazione delle cause di morte (per o col covid) adoperate in modo disomogeneo nelle varie province”. Il concetto in realtà è espresso proprio dall’istituto nelle sue note metodologiche. I dati definitivi potranno essere consultati tra circa tre mesi. “La sottostima di questi primi dati è evidente proprio in Sicilia-dice Madeddu- dove, nel confronto tra il primo quadrimestre di quest’anno e quello della media del quinquennio precedente, in molte province la mortalità invece di aumentare, come un po’ dovunque, si abbatte, quasi che il coronavirus vi avesse svolto paradossalmente un ruolo protettivo. La standardizzazione, però, ha confermato che il tasso di Siracusa (7,1) è di molto inferiore rispetto a quello di Enna (13,6) e sarebbe in linea col tasso regionale se questo non fosse falsato dall’attuale sottostima di diverse province siciliane”.
La mortalità generale sarebbe stata consistente ad aprile 2020 a Siracusa (non covid) con il 21,8% per tutte le cause rispetto allo stesso mese nella media degli anni precedenti (2015-2019). In numeri, facendo i calcoli, vorrebbe dire 76 decessi in più rispetto al quinquennio precedente. In quel mese, per Coronavirus sono stati 18 le morti nel territorio, 58, quindi, i decessi stimati in più per altre cause rispetto alla media degli anni precedenti. La lettura di Madeddu ipotizza una spiegazione.”Il ricordo-dice-va al drammatico appello, lanciato dal primario di Cardiologia Contarini, che il 15 aprile evidenziò come l’eccessivo allarmismo di quei giorni avesse indotto molti cittadini affetti da patologie cardiache a sottovalutare i propri sintomi e a non recarsi in Ospedale per paura di contagiarsi (in un epoca peraltro in cui tutti i percorsi erano stati nettamente separati e protetti da tempo).Viene da chiedersi quanto abbia potuto incidere allora quell’eccessivo allarmismo” . Madeddu torna ai dati quando ricorda che “nell’area a più bassa diffusione la percentuale è stata del 5,7%. Siracusa, dunque, col suo 7,1% risulta scostarsi di appena 1,4 punti percentuali in più rispetto all’area “bassa” e di ben 77 punti percentuali in meno rispetto all’area “alta”. Il direttore sanitario dell’Asp respinge alcune dichiarazioni secondo cui la ragione sarebbe anche da legare alle caratteristiche del Coronavirus che, a Siracusa, avrebbe avuto caratteristiche diverse rispetto ad altre falcidiate province. Usa il sarcasmo, Madeddu, per contestare questa teoria. “E allora dobbiamo ritenere che anche il virus, arrivando nella nostra provincia, diventi “babbo””. I casi sono registrati sono stati complessivamente 251 e le valutazioni iniziali,sbagliate, da parte di chi di competenza, non dunque a livello territoriale, secondo il dirigente dell’Asp, sono state determinanti. Infine una considerazione ed un monito. ” Nessuno abbassi dunque la guardia col covid, il cui rischio è sempre dietro l’angolo-conclude l’epidemiologo siracusano- ma chi si ostina a negare l’evidenza dei numeri (che comunque erano contenuti già nei mesi scorsi), dimostri più fair play e riconosca i propri errori”.

 

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