Siracusa. Politica incandescente, Granata contro Reale: “sconfitto e traumatizzato”

 Siracusa. Politica incandescente, Granata contro Reale: “sconfitto e traumatizzato”

Non si fanno attendere le reazioni alle accuse di doppiopesismo mosse da Ezechia Paolo Reale a diverse componenti politiche, di opposizione ieri e di maggioranza oggi. Fabio Granata, assessore alla legalità citato dal leader di Progetto Siracusa per la battaglia contro gli impresentabili che sarebbero poi transitati dalla parte dell’amministrazione, replica a stretto giro di posta. “A volte le sconfitte elettorali lasciano traumi evidenti nelle persone e le trasformano lentamente quanto inesorabilmente. L’ultima uscita pubblica del consigliere Ezechia è dimostrazione plastica di questa dinamica. Fabio Granata, Francesco Italia e l’intera Giunta Comunale non accettano lezioni di etica e di politica da nessuno, tanto meno da chi nella costruzione della sua ennesima candidatura fallimentare a sindaco della Città, non ha avuto remora alcuna ad accettare sostegni e candidature ‘discutibili’. E questo – continua Granata – non secondo una valutazione soggettiva, ma alla luce delle sentenze penali successivamente sopraggiunte nei confronti dei suoi sponsor o candidati delle sue liste. Tanto meno da parte di chi non ha mai espresso una sola parola contro quel Sistema Siracusa che ha massacrato la nostra città”.
Parole, quelle di Fabio Granata, destinate a rendere ancora più incandescente il clima politico. “Rassicuriamo il consigliere Ezechia Reale che nella relazione denuncia alla Prefettura di Siracusa non erano presenti candidati di Amo Siracusa e che, per quando riguarda l’espressione in Giunta dello stesso gruppo, l’architetto Fontana, dovrebbe conoscere bene l’esito del procedimento che l’aveva vista coinvolta visto la sua piena assoluzione, merito sia della totale estraneità ai fatti contestati che della abilità del difensore: lo stesso avvocato Paolo Reale al quale consiglio vivamente di tornare alla professione a tempo pieno. Ed a proposito di ‘trasformismo’, potrei infierire ricordando il suo rapido passaggio dalla fede radicale e da assessore di Crocetta alle ‘magnifiche sorti e progressive’ del centrodestra…”.

 

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