Siracusa. Porto Grande, lavori forzatamente a rilento: c'è il rischio di licenziamenti

 Siracusa. Porto Grande, lavori forzatamente a rilento: c'è il rischio di licenziamenti

Lavori rallentati al porto Grande di Siracusa (come raccontato da SiracusaOggi.it, leggi qui) e scattano i licenziamenti. Al momento sono impiegati nel cantiere del molo Sant’Antonio circa 45 operai. Per una trentina di loro starebbe per essere aperta la procedura di licenziamento. Altri 5 sono in ferie “forzate” fino al 19 dicembre. E i sindacati, in particolare la Fillea Cgil, sono pronti ad una nuova battaglia per uno dei principali cantieri della città.
La “colpa” è tutta del bacino 2 e degli imprevisti emersi nel suo riempimento con un tempo di costipazione materiali più lungo del previsto, al punto da dover commissionare una indagine geostatica. Potrebbe essere necessaria una qualche variante per poter poi completare l’opera, con gli operatori portuali rassegnati a “perdere” un’altra stagione e le navi da crociera che si allontanano (di nuovo) dal porto Grande di Siracusa. A proposito di operatori portuali e agenti marittimi, tornano a chiedere il completamento dei servizi nella riqualificata banchina della Marina. In particolare la possibilità di avere energia elettrica nelle colonnine installate. La cabina elettrica dedicata è poco distante, mimetizzata sotto il viale alberato della Marina. Dovevano partire settimane addietro i lavori di scasso per “allacciarla” alla vicina rete nei pressi di casermetta Garibaldi. Opere che non sono ancora partite. Pare che l’Enel abbia imputato il ritardo al mancato accatastamento della nuova cabina della Marina. Gli uffici comunali hanno attivato una corsa contro il tempo per eliminare l’ostacolo.
Insomma cattiva sorte, burocrazia e qualche scelta non sempre lungimirante hanno finito per zavorrare di nuovo un progetto che l’amministrazione comunale eppure era riuscita con impegno a rilanciare e far ripartire dopo le lunghe stagioni delle polemiche, delle indagini e dei blocchi.

 

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