Siracusa. Pre-apertura della stagione venatoria, spari nelle zone balneari: protestano i residenti

 Siracusa. Pre-apertura della stagione venatoria, spari nelle zone balneari: protestano i residenti

Riparte , con la cosiddetta “pre- apertura”, tra le proteste, la stagione venatoria. Dalle prime luci dell’alba i cacciatori hanno imbracciato i loro fucili raggiungendo le zone in cui ritengono di poter praticare con maggiori possibilità e soddisfazione il proprio hobby. Gli spari che hanno svegliato, in particolar modo, i residenti delle zone balneari rappresentano motivo di rammarico per molti. Un dibattito che sta viaggiando anche attraverso Facebook, con una serie di perplessità e preoccupazioni espresse dai proprietari di villette di Terrauzza come dell’Arenella e Fontane Bianche. Ad allarmarli  è la distanza ravvicinata tra i campi scelti dai cacciatori e le loro abitazioni. Gli uni vicinissimi alle altre. Secondo quanto previsto dalla legge, l’attività venatoria può essere esercitata purchè ad una distanza minima di 150 metri dai centri abitati. Nulla, quindi, che possa essere considerato una violazione. Ciò non toglie che i residenti invitano ad un maggiore buon senso da parte dei cacciatori. Ed è anche l’occasione per riaprire una vecchia, anzi atavica, diatriba tra animalisti, fermamente contrari alla caccia come divertimento, e i cacciatori, che ne difendono invece una serie di aspetti. Parte, comunque, l’appello ad un allontanamento dalle zone abitate o da aree commerciali. L’avvio ufficiale è stato fissato per il 17 settembre prossimo. In queste giornate di pre-apertura, invece, (oggi, domani, il 6, 9 e 10 settembre) sarà possibile, secondo quanto predisposto dall’assessore regionale Antonello Cracolici, cacciare tortora, coniglio, colombaccio, merlo, gazza e ghiandaia. Come sempre, si caccia da prima dell’alba a prima del tramonto. La pubblicazione del calendario ha suscitato aspre polemiche. con tanto di ricorsi presentati dagli ambientalisti, parendo dalla considerazione che le condizioni ambientali e la siccità, insieme agli incendi, hanno decimato la fauna.

 

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