Siracusa. Precari Asp, slitta la stabilizzazione: "Annunci per coprire la gestione Covid"

 Siracusa. Precari Asp, slitta la stabilizzazione: "Annunci per coprire la gestione Covid"

Niente stabilizzazione dei precari dell’Asp di Siracusa nemmeno per questo mese. I sindacati di categoria esprimono rammarico per l’ennesimo slittamento, dopo “la tanto sbandierata stabilizzazione dei lavoratori. Quest’atto- protestano Enzo Vaccaro , segretario provinciale Cgil e Franco Nardi, responsabile della Funzione Pubblica-  del quale non comprendiamo le motivazioni, ci trova fortemente contrari perchè lo riteniamo sbagliato nel metodo e nel merito”. Indice puntato contro la direzione generale, che “non è mai stata capace a intrattenere rapporti e relazioni sindacali degne di questo nome e utili nel momento particolare che attraversa la nostra sanità”. Oltre a questo aspetto di metodo, il sindacato stigmatizza quelli di merito,  “perchè le giuste aspettative di tanti infermieri, tecnici,medici,fisioterapisti che lavorano da tanti anni con continuità ma con contratti a termine si aspettavano di essere stabilizzati così come previsto da leggi nazionali, così come promesso e annunciato su stampa e social vari dalla direzione generale nei mesi scorsi quando gli elogi per questi professionisti si sprecavano. Venivano chiamati “eroi” anche se poi venivano lasciati a lavorare in condizioni drammatiche e note a tutti”. Vaccaro e Nardi non escludono che “gli annunci roboanti della direzione generale con i  provvedimenti che hanno colpito alcuni “ agnelli sacrificali” venissero fatti per distrarre l’opinione pubblica rispetto alla spregiudicata gestione della pandemia covid-19 che ha messo a rischio la salute di tanti operatori sanitari che hanno contratto il virus in servizio diventando a loro volta veicoli di infezione, e l’intera provincia”. Su questo tema, il sindacato ha presentato anche un esposto alla Procura.  

A prescindere da tali considerazioni, secondo gli esponenti della Cgil, la “non stabilizzazione dei precari  è un errore strategico in quanto buona parte del personale sanitario potrebbe migrare verso altre strutture siciliane che  da tempo hanno attivato le procedure di stabilizzazione. La nostra provincia se dovesse trovarsi nel mezzo di una nuova ondata di contagi, situazione paventata da più specialisti del campo, si troverebbe con personale sanitario insufficiente”. La richiesta all’Asp è quella di rivedere subito la decisione assunta, “figlia soltanto di una direzione allo sbando in preda a una guerra tra vertici generali amministrativi, sanitari, attivando immediatamente le procedure di stabilizzazione”. –

 

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