Siracusa. Presidio sotto il consolato turco: “stop al massacro del popolo curdo”

 Siracusa. Presidio sotto il consolato turco: “stop al massacro del popolo curdo”

Poco meno di 100 persone si sono ritrovate nel tardo pomeriggio in viale Zecchino, sotto la sede siracusana del consolato turco. Notevole il dispiegamento di sicurezza, per la curiosità di quanti erano di passaggio.
“No al massacro del popolo curdo, no alla guerra”, il messaggio recapitato a domicilio dagli operatori dell’associazionismo e dagli attivisti umanitari. Hanno voluto partecipare anche famiglie e rappresentanti del mondo cattolico.
“La decisione unilaterale della Turchia di attaccare in Siria e di massacrare il popolo curdo è inaccettabile”, spiegano i promotori del presidio. “La comunità internazionale non sta facendo abbastanza per fermare il massacro di civili che l’esercito di Erdogan sta compiendo ogni giorno. Siracusa è città dei diritti umani e non può rimanere in silenzio davanti a questo scempio e all’ennesima azione di guerra contro un popolo perseguitato e in un Paese devastato da anni di conflitto”.
Con la mobilitazione di oggi, si è voluto mostrare solidarietà al popolo curdo.
Hanno aderito tra gli altri Accoglierete, Aics, Anpi, Arci, Casa Rossa, Cgil, Chiesa Evangelica, Emergency, Legambiente, Livera,Retedegli Studenti Medi, Stonewall e diversi partiti del centrosinistra tra cui il Pd, Rifondazione Comunista e Lealtà e Condivisione.

 

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