Siracusa. Randazzo incontra gli studenti di Architettura: "Il futuro passa da quello dell' Università

 Siracusa. Randazzo incontra gli studenti di Architettura: "Il futuro passa da quello dell' Università

“Il futuro di Siracusa passa da quello dell’Università”. Ne è convinto il candidato sindaco della lista Lealtà e Condivisione x Siracusa, Giovanni Randazzo, che ha illustrato il suo pensiero nel corso di un incontro nella sala conferenze del Santuario. Al centro del dibattito, il futuro della facoltà e il suo inserimento nel tessuto della città. Interventi anche della candidata al consiglio comunale Carocci e del preside della Scuola di Architettura, Bruno Messina.
Randazzo, ha ricordato come la nascita dell’università a Siracusa fosse considerata, sin dagli anni ’70, una grande occasione di crescita e sviluppo per la città e tale deve essere.
“Gli studenti – ha dichiarato Randazzo – sono una forza intellettuale inestimabile e rappresentano uno stimolo per qualsiasi comunità”. “Credo fortemente che Siracusa possa solo giovarsi della presenza di una facoltà universitaria”. “Oggi, nonostante l’intento alla base dell’atto costituivo risalente al 1996 era quello di favorire la territorialità dell’esperienza accademica e malgrado i successi che la facoltà ha ottenuto in giro per l’Italia e per il mondo, essa viene erroneamente percepita come un’entità distaccata dal resto della città, quasi un corpo estraneo”. “L’interazione tra la facoltà di architettura e la città – prosegue Randazzo andrebbe modificata ampliandone le connessioni, perché l’università deve diventare uno dei fulcri culturali del nostro territorio, deve studiare nuove soluzioni di sviluppo e armonizzarle con l’immenso patrimonio storico e architettonico cittadino”. “Ritengo – aggiunge Randazzo – che la vicinanza tra la città e l’università sia un fattore indispensabile, proprio perché Siracusa è una città piena di problemi, che vive il disagio di tanti cittadini, lo squilibrio tra i quartieri e la difficoltà di trovare quelle linee armoniche che appartengono alla sua storia”. “Ma per risolvere le sue problematiche la città deve poter contare sulle forze e sull’entusiasmo degli studenti, sulla competenza dei docenti e su quel grande generatore e scambiatore di idee che solo l’università è in grado di mettere in moto”. “E’ inoltre auspicabile che la Facoltà possa nel tempo diventare un polo attrattivo ed una possibile alternativa di formazione professionale anche per le classi dirigenti africane ed occasione di scambio culturale con il Sud del mondo” Per questi motivi – conclude Randazzo – è decisivo che la città rimanga sede di corsi universitari ed il Comune operi ogni sforzo, per quanto di propria competenza, oltreché per il mantenimento di tale decisiva presenza, per intensificare le forme di fattiva accoglienza e collaborazione con la Facoltà, corpo insegnante e studenti”.

 

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