Siracusa. Recapito posta, protestano 15 lavoratori licenziati: "Noi senza lavoro e servizio a giorni alterni"

 Siracusa. Recapito posta, protestano 15 lavoratori licenziati: "Noi senza lavoro e servizio a giorni alterni"

Una vicenda complessa. Riguarda 15 lavoratori ma coinvolge l’intero territorio in termini di qualità di un servizio erogato, quello di recapito della corrispondenza. Lungo il percorso lavorativo che gli ex dipendenti di agenzie di recapito private hanno compiuto nell’arco di parecchi anni, fino allo scorso marzo, data in cui hanno perso il loro posto di lavoro. Un futuro incerto, con la prospettiva, possibile ma ancora concreta, di essere assorbiti da Poste Italiane, che potrebbe destinarli, però, a sedi ben distanti da Siracusa e ben distanti anche dalla Sicilia. “Sono dipendenti che realizzavano il proprio reddito e che si sono ritrovati disoccupati- fa notare Alessandro Plumeri della Slc Cgil – La tragedia di queste famiglie non ha intaccato neanche minimamente il pensiero dei dirigenti romani di Poste Italiane, che con disinvoltura hanno gettato questi lavoratori nello sconforto”. “Stiamo parlando di un’azienda che vanta, nel solo primo trimestre del 2016, un utile netto di 367 milioni di euro- spiega uno dei lavoratori, Nuccio Blandino- Sarebbe semplice risolvere il nostro problema occupazionale e risolvere anche la questione legata alla consegna della corrispondenza a giorni alterni, che tante polemiche sta scatenando e tanti disagi arreca ai lavoratori e agli utenti”. “Una giacenza di 3 mila e 500 raccomandate al centro di smistamento- aggiunge Simone Napoliano- è un dato che spiega già da solo come la decisione non sia affatto quella giusta. A questo si aggiungano i 4 mila chili di corrispondenza di vario tipo. Noi potremmo colmare, anche se in parte, questa lacuna, anzichè doverci spostare, nella migliore delle ipotesi, nel nord Italia dovendo reinventare la nostra vita, con le difficoltà a cui le nostre famiglie andrebbero certamente incontro”. Al sindaco, Giancarlo Garozzo, la Slc Cgil ha chiesto un intervento concreto, perchè faccia pressing su Poste Italiane e ne incontri i vertici.

 

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