Articolo Uno: “Siracusa, ricca di bellezza ma senza una strategia di sviluppo”

 Articolo Uno: “Siracusa, ricca di bellezza ma senza una strategia di sviluppo”

Il titolo mancato di Capitale Italiana della Cultura 2024 per Siracusa resta tema al centro dell’attenzione, soprattutto da parte di forze politiche che esaminano l’operato dell’amministrazione comunale retta da Francesco Italia e dal Comitato che ha predisposto il dossier ed ha presentato la proposta di Città d’Acqua e di Luce al Ministero.

Il progetto non ha convinto, non quanto quello di Pesaro, quantomeno. E oggi Articolo 1, attraverso le parole di Pippo Zappulla e Ninni Gibellino analizza quanto accaduto.

“Questo risultato dimostra che non basta avere un patrimonio immenso di storia, di bellezza e di cultura per riuscire a realizzare un progetto vero di valorizzazione, di fruizione e di sviluppo-premettono i due esponenti di ArticoloUno-  Siracusa rimane una città permanentemente in mezzo al guado: una dotazione di patrimonio di bellezze da primato nazionale e non solo e una precaria e se non inesistente strategia di sviluppo” .

Zappulla e Gibellino ritengono che non si possa fare finta di “non vedere una città per molti, troppi aspetti allo sbando. Certo che non è tutta colpa di questa amministrazione ma forse di qualche decennio di scelte sbagliate, di non scelte e di mancata programmazione ma è surreale vedere atteggiamenti quasi pilateschi di chi guida la giunta”.

“In questi ultimi anni, infatti, al di là delle auto referenziate campagne promozionali non si è avvertita una vera idea nuova della città, del rapporto tra il suo centro storico e il resto, del come coniugare la straordinaria opportunità delle rappresentazioni classiche con la programmazione di eventi culturali per l’intero anno, del rapporto tra la città e il suo territorio, tra il centro storico e le periferie, tra la città e le attività industriali- artigianali e commerciali, tra la città e il lavoro, giovani, del come si mal gestisce il centro storico. Su alcune valutazioni ci ritroviamo nei ragionamenti dell’egregio studioso Paolo Giansiracusa, su altre nel commento di Salvo Adorno. Non dobbiamo “vendere” ma valorizzare – concludono Zappulla e Gibellino – la storia di una città stupenda come Siracusa, perché la vera sfida che ha davanti la classe dirigente siracusana è ripensare in profondità il futuro della città”.

 

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